Zaia: “una proposta condivisibile”. Il mondo dell’artigianato ribadisce l’esigenza di un tecnico capace al lavoro
Il mondo dell’economia del NordEst è in fibrillazione per le nomine dei sottosegretari e viceministri del Governo Letta che dovranno essere compiute nelle prossime ore. Tutti i protagonisti dell’economia e della politica locale rimarcano come quella di Letta sia una compagine a trazione romana-meridionale, quasi del tutto priva di rappresentanza del Nord e del NordEst in particolare, nonostante questa sia il motore fondamentale dell’economia, dell’export e del gettito fiscale per l’intera nazione.
Confindustria Veneto, Friuli Venezia Giulia e Trentino Alto Adige hanno diffuso una nota congiunta con cui si sottolinea come “il NordEst è, ed è destinato ad essere sempre più, un’area logistica fondamentale per il Paese. Lo è non solo per la dimensione economica che rappresenta, ma soprattutto per il ruolo che la Commissione Europea ha assegnato e assegna a quest’area, vera e propria ‘piattaforma logistica’ centrale per i collegamenti internazionali dal Mediterraneo, verso Est e verso Nord”.
Per questo Roberto Zuccato (Confindustria Veneto), Alessandro Calligaris (Friuli-Venezia Giulia) e Paolo Mazzalai (Trentino-Alto Adige) chiedono al presidente del Consiglio Enrico Letta, che, tra i sottosegretari al Ministero delle infrastrutture vi sia un rappresentante di questo territorio. “Queste regioni rappresentano una fetta importante del cuore manifatturiero dell’Italia, ma hanno un debito infrastrutturale insostenibile, che ostacola la stessa attività delle aziende. Un territorio, a fortissima vocazione internazionale, non può far a meno di una rete di trasporto adeguata alle proprie esigenze, in termini di mobilità delle persone e delle merci”.
“I deficit infrastrutturali – dicono i presidenti – sono noti da decenni, per questo riteniamo sia importante, da parte del nuovo esecutivo, dare un segnale di grande attenzione ad un’area che ha numeri e caratteristiche potenziali importanti: un sistema aeroportuale di primo livello, un sistema di porti facilmente integrabile, un sistema ferroviario che può essere rafforzato, attraverso l’alta capacità ed il collegamento con i grandi corridoi verso Est e soprattutto verso Nord. La presenza di un sottosegretario che conosca la vocazionalità del territorio, la fattibilità dei progetti e la capacità di attrarre capitali privati, anche internazionali, appare una richiesta sensata ed un’occasione da non perdere”.
L’appello degli industriali è fatto proprio dal governatore del Veneto, Luca Zaia: “quello di Letta è un governo che parte zoppo già dalla sua composizione, in quanto ha pesantemente sottorappresentato il Nord ed il NordEst in particolare. Se non si vuole penalizzare il motore dell’economia nazionale è necessario che nella ripartizione di viceministri e sottosegretari il Nord e il NordEst vengano adeguatamente rappresentati, specie nelle aree di competenza economica, fiscale ed infrastrutturale”.
Anche dal fronte artigianale si leva l’appello affinché al ministero del lavoro approdino persone capaci e non politicanti: “altro che Cesare Damiano, Alessia Mosca, Marianna Madia o Stefano Fassina (i nomi che circolano in queste ore). Se si vuole dare davvero un colpo d’ala positivo il nome giusto per la carica di sottosegretario al lavoro è Giorgio Santini” afferma a gran voce a nome di tutte le piccole imprese venete ed italiane Giuseppe Sbalchiero, presidente di Confartigianato Imprese Veneto, che ribadisce come “Santini è veneto, conosce la realtà della piccola impresa, viene da una organizzazione importante come la CISL e soprattutto, è l’unico che può offrire le garanzie necessarie ad una controriforma del mercato del lavoro che ponga fine ai danni fatti dal Ministro Fornero”.