Ad urne dei ballottaggi chiuse, il risultato delle elezioni comunali è molto chiaro con due vincitori indiscussi: il successo elettorale del centro sinistra guidato da Enrico Letta e il fortissimo astensionismo che va oltre la soglia psicologica del 50%, con il rischio di minare la rappresentatività democratica degli eletti, mentre s’abbatte una forte batosta sulle velleità di vittoria del centro destra a guida del leghista Matteo Salvini, ormai superato nei voti da Fratelli d’Italia che si consolida come primo partito d’Italia.
Il centro sinistra guidato da Letta, oltre ad avere conquistato tutte (tranne Trieste) le città capoluogo di regione e di provincia e la capitale, ha anche il merito di avere fatto evaporare il M5s che pare avere compiuto la sua parabola nell’arco di cinque anni. Un risultato, quello del M5s, che di fatto garantisce la continuazione della legislatura nazionale fino alla scadenza naturale: non sia mai che le centinaia di eletti pentastellati passati d’un tratto da reddito zero a cinque zeri di onorevoli guadagni possano rinunciare in anticipo ad un’annualità di mancetta pubblica.
Le elezioni comunali certificano anche la debolezza strutturale del centro destra che è stato incapace di proporre candidati autorevoli e capaci di catalizzare il consenso degli elettori, che in gran parte hanno disertato le urne. Salvini e Meloni dovrebbero fare tesoro dell’esperienza e riporre la competizione personale internaper la guida del centro destra – è oggettivamente difficile, come del resto con una punta di veleno lo ha già detto il padre nobile della coalizione Silvio Berlusconi, che riescano a conquistare la poltronissima di capo di governo – per puntare a trovare e fare crescere nel tempo persone capaci più che di loro esclusiva fiducia. Ne va della credibilità della politica e della sua capacità di recuperare il consenso dei cittadini.
Interessante notare come nelle sfide maggiori il divario tra centro sinistra e centro destra sia netto, con anche 20 punti di distacco, spesso ribaltando il risultato del primo turno: anche in questo frangente conta, oltre al programma, anche la capacità e la credibilità del candidato proposto.
Che la botta in casa del centro destra sia stata forte lo ha ammesso in modo trasparente la leader di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni che parla ampiamente di sconfitta, mentre Salvini non riesce ad ingollarel’ennesimo rospo, preferendo baloccarsi con l’aumento ragioneristico dei sindaci targati Lega ottenuto nella consultazione, facendo finta di credere che avere conquistato una sessantina di municipi in più conti più di una grande città, meglio se una capitale.
Ecco come la graffiante matita di Domenico La Cava interpreta la situazione.
Per rimanere sempre aggiornati con le ultime notizie de “Il NordEst Quotidiano”, iscrivetevi al canale Telegram per non perdere i lanci e consultate i canali social della Testata.
Ti piace “ViViItalia Tv”? Sostienici!
YouTube
https://youtu.be/nUltBTL9ZVg?sub_confirmation=1
Telegram
https://twitter.com/nestquotidiano
https://www.linkedin.com/company/ilnordestquotidiano/
https://www.facebook.com/ilnordestquotidian/
© Riproduzione Riservata