Povertà in aumento, soprattutto tra il lavoro autonomo

Il Pil cresce trainato dall’export manifatturiero, ma langue nei consumi interni. E il focolaio pandemico da variante indiana rinvenuto in Lombardia preoccupa.

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La povertà in Italia non è stata abolita per decreto come promettevano dal balcone gli esponenti grillini: tutt’altro. Nel 2020 la povertà è cresciuta grandemente, soprattutto al Nord con oltre il 30% di nuovi casi, mentre al Centro e al Sud l’aumento è stato più contenuto, vuoi anche per la maggior presenza di forme di sostegno al reddito, ad iniziare dal reddito di cittadinanza.

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Ma al Nord, dove la presenza del lavoro autonomo, delle professioni, delle Partite Iva è maggiore, l’aumento della povertà è stato marcato, con tante persone che prima appartenevano alla piccola e media borghesia commerciale e dei servizi piombati alle mense della Caritas per cercare di mettere assieme un pasto.

Se il governo Draghi non prende al più presto la decisione di sospendere l’appuntamento fiscale del 30 giugno, ai danni s’aggiungeranno le beffe, in quanto lo stato pretende indietro con gli interessi di quel poco che è stato erogato al mondo delle imprese e del lavoro autonomo con ristori e sostegni.

Lo Schiacciasassireclama maggiore attenzione per coloro che, fino a due anni fa, erano il volanodell’economia: se non si interviene subito a supportare concretamente il mondo del lavoro autonomo e delle imprese, alla crescita del Pil trainato dall’export manifatturiero verrà rapidamente a mancarel’apporto dei consumi interni e dei servizi, anche in considerazione che i consumi delle famiglie non paiono affatto ripartire, vacanze comprese.

Probabilmente, lo scenario migliore sarebbe l’applicazione di un “anno biancofiscale per l’intero 2020 per le Pmi e le Partite Iva, con l’abrogazione (non differimento ad altra data!) di tutti gli adempimenti tributari per consentire la ricreazione di un minimo di liquidità per fare riprendere l’attività. In caso contrario, ci si prepari a contare qualche mezzo milione di disoccupati in più, con tutto quel che ne consegue in termini di minore gettito tributario e di maggiore spesa sociale.

Ecco come la graffiante matita di Domenico La Cava interpreta la situazione.povertà

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