Mentre l’Italia supera la soglia dei 100.000 decessi per Covid-19 piazzandosi al primo posto in Europa seguita a breve distanza (10.000 decessi in meno) dalla Francia, la pandemia pare avere dato un nuovo colpo di coda, mandando al rialzo il numero dei contagi con le terapie intensive di molte regioni oltre la soglia critica.
Secondo la rilevazione dell’Agenas (Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari Regionali) aggiornato al 7 marzo, rispetto ai dati del primo marzo, mostra una crescita del 4% a livello nazionale e due regioni in più oltre soglia del 30%, con in totale di 11 che superano il livello definito “critico” in quanto una volta superato risulta difficile poter assistere ad altri pazienti non Covid.
Le 11 regioni oltre la quota di attenzione sono Abruzzo (40%), Emilia Romagna (37%), Friuli Venezia Giulia (33%), Lombardia (40%), Marche (42%), Molise (49%), Alto Adige (38%), Trentino (53%), Piemonte (32%), Toscana (34%), Umbria (58%).
Per quanto riguarda invece i posti occupati da pazienti Covid nei reparti ospedalieri di malattie infettive, pneumologia e medicina generale, la quota nazionale sale al 33%, ancora sotto la soglia critica del 40%, ma 3 punti percentuali in più rispetto ai dati del primo marzo. In questo caso, la soglia critica viene superata da 7 regioni, 2 in più rispetto a una settimana fa: Abruzzo (43%), Emilia Romagna (45%), Lombardia (44%), Marche (52%), Molise (43%), Piemonte (40%) e Umbria (50%).
La curva esponenziale dell’epidemia di Covid-19 in Italia ha un tempo di raddoppio di circa sei giorni, con una situazione molto variabile a livello locale, con Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna ad avere una crescita esponenziale, mentre le altre regioni mostrano una crescita di tipo lineare.
Nelle tre regioni con una crescita esponenziale, sono Lombardia e Veneto ad avere il tempo di raddoppio più breve, di cinque giorni, mentre in Emilia Romagna la differenza della curva delle terapie intensive raddoppia ogni otto giorni. Con andamento oscillante, ma in crescita nell’ultima settimana, sono le curve di Calabria, Friuli Venezia Giulia, Umbria e Alto Adige. Fra le regioni con una crescita lineare, il Trentino registra una crescita del 40%, seguita da Liguria (30%) e Piemonte (25%).
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