La CrossBlue, nonostante una potenza di 305 Cv e una stazza di oltre 5 metri, consuma come un’utilitaria grazie alla trazione ibrida e a un diesel piccolo ed efficiente. Autonomia di 33 km in modalità solo elettrica
In occasione del North American International Auto Show di Detroit, Volkswagen presenta in anteprima mondiale il prototipo di una nuova generazione di Suv di grandi dimensioni: CrossBlue. La maggiore Casa automobilistica europea ha ipotizzato questo nuovo modello appositamente per gli Stati Uniti e il Canada, ma non se ne esclude una commercializzazione mondiale, almeno relativamete alle tecnologie di cui è equipaggiato. CrossBlue, se prodotta in serie, arricchirebbe la gamma dei modelli Volkswagen con un Suv a sette posti da 5 metri.
Grazie a uno dei più innovativi sistemi ibridi plug-in esistenti (motore termico diesel TDI Clean Diesel + due motori elettrici + cambio a doppia frizione + albero cardanico elettrico), Volkswagen calcola per il Suv ibrido a trazione integrale una percorrenza di 89 MPGe (per i modelli ibridi standard EPA degli USA con un completo utilizzo delle batterie, ciclo combinato urbano ed extraurbano); con funzionamento puramente a gasolio ha un’autonomia di 35 MPG (combinato urbano ed extraurbano). Nel ciclo di prova della norma europea ECE R 101 per veicoli a trazione ibrido/elettrica, non paragonabile con gli standard EPA in termini matematici, il consumo previsto è di 2,1 l/100 km. Pur essendo parca nei consumi, CrossBlue, 305 CV di potenza e 700 Nm di coppia, vanta prestazioni eccezionali: accelera da 0 a 60 miglia/h in soli 7,2 secondi (0-100 km/h: 7,5 s).
Agendo sull’apposito comando o in automatico, il CrossBlue diventa temporaneamente una vettura a emissioni zero. Con la batteria agli ioni di litio completamente carica (capacità: 9,8 kWh), la vettura nel ciclo US è in grado di percorrere fino a 14 miglia (22 chilometri) in modalità di trazione puramente elettrica. In questo caso la velocità massima si riduce da 127 miglia/h (204 km/h) a 75 miglia/h (120 km/h) a vantaggio dell’autonomia. Nel nuovo ciclo di guida europeo (NEFZ) la CrossBlue raggiunge un’autonomia di 33 chilometri in modalità puramente elettrica. Per le loro differenti configurazioni, i valori relativi a consumi e autonomia dei cicli di guida USA ed europeo non sono direttamente confrontabili.
Dal punto di vista concettuale, CrossBlue dotata di sei sedili singoli, unisce la superiorità tecnica e l’imponenza di un Suv alla spaziosità di una monovolume. Se il comfort di marcia la rende una compagna di viaggio ideale, la buona visibilità facilita le manovre; il controllo elettronico della stabilizzazione ESP, la trazione integrale e fino a dodici airbag, garantiscono a questo prototipo ulteriori passi avanti sul fronte sicurezza. E con grande spazio per i bagagli: dietro la terza fila di sedili si apre un vano da 335 litri (lunghezza del vano di carico: 600 mm). Abbattendo gli schienali della terza fila di sedili, il volume di carico aumenta passando a 812 litri e raggiunge i 1.387 mm di lunghezza. Se si abbattono anche gli schienali della seconda fila di sedili, il volume di carico risulta di quasi 2.000 litri. In questo caso la lunghezza del vano di carico tocca i 2.230 mm. Infine, è possibile abbattere anche lo schienale del sedile del passeggero anteriore, consentendo così di caricare oggetti lunghi fino a 3.110 mm.
La meccanica riserva molte novità, che probabilmente si vedranno in molti modelli di serie. CrossBlue si basa sul nuovo pianale modulare trasversale MQB del Gruppo Volkswagen che presenta parametri flessibili che consentono di sviluppare i più diversi modelli in modo ottimale e personalizzato, tra cui ad esempio passo, carreggiate e dimensioni delle ruote. Tutti i nuovi modelli del pianale modulare trasversale sono strutturati in modo tale da consentire sempre, oltre alle classiche modalità di trazione (motori benzina e Diesel), anche quelle a gas metano, ibride ed elettriche.
La vettura è spinta da un motore termico diesel e da due motori elettrici. Nel prototipo presentato a Detroit, all’asse anteriore è montato un motore TDI a 4 cilindri da 190 Cv della nuova serie di motori Diesel EA288 e cambio DSG a 6 rapporti che al suo interno ospita un motore elettrico da 40 Kw, cui s’aggiunge quello da 80 kW montato sull’asse posteriore. Tutti i componenti elettrici sono sviluppati da Volkswagen, compresa la nuova batteria agli ioni di litio installata nel tunnel centrale al posto del tradizionale albero di trasmissione. L’azione congiunta di motore diesel e dei motori elettrici rendono possibili consumi omologati molto bassi, nell’ordine di 2,1 litri/100 km.
CrossBlue, grazie anche ai 305 CV di potenza è particolarmente dinamica: accelera da 0-100 km/h in 7,5 secondi. Il motore TDI, già in corrispondenza di un regime di 1.750 giri, sviluppa una coppia massima di 400 Nm. Anche i motori elettrici sono particolarmente potenti; forniscono immediatamente la loro coppia massima e più velocemente rispetto a qualsiasi motore a combustione: i due motori elettrici sviluppano una coppia di 180 Nm (motore anteriore) e 270 Nm (motore posteriore). Nella fase di boost, a piena potenza di tutti i motori, il sistema di trazione è in grado di rendere disponibile fino a 700 Nm di coppia.
CrossBlue può essere guidata in diverse modalità di funzionamento. Normalmente la partenza avviene nella classica modalità ibrida: in questo modo si utilizzano automaticamente al meglio i sistemi di propulsione, e quando è possibile interviene il motore elettrico. Agendo su un apposito tasto (situato a destra del pomello della leva del cambio) è inoltre possibile passare alle modalità Eco o Sport. Nella modalità Eco è possibile gestire parametri quali quelli relativi alla linea caratteristica del pedale dell’acceleratore oppure al climatizzatore per ottenere minori consumi di carburante a fronte di un minore consumo di corrente. Nella modalità Sport (selezionabile mediante lo stesso tasto della modalità Eco) la vettura utilizza l’intero sistema alla massima potenza. Sono inoltre selezionabili la modalità Offroad (trazione integrale permanente), la modalità di carica e la modalità elettrica (guida a emissioni zero selezionabile semplicemente premendo un pulsante).
Nella modalità elettrica entra in funzione il solo motore elettrico posteriore da 85 kW di potenza. In modalità di marcia puramente elettrica, attraverso l’apertura della frizione il Turbodiesel viene scollegato e disattivato. Quando, a causa dello stato di carica della batteria o di altri parametri, sarà necessario riattivare il TDI, il motore si riaccenderà in qualche frazione di secondo accoppiandosi senza strappi alla catena cinematica.
Non appena il guidatore solleva il piede dal pedale dell’acceleratore e la batteria è sufficientemente carica, tutti i motori vengono disattivati e disaccoppiati dalla catena cinematica. In questo caso, si parla di “veleggiare” (avanzare per inerzia). Nemmeno in questa situazione vengono prodotte emissioni. Se il guidatore toglie il piede dall’acceleratore o frena prima che la batteria sia sufficientemente carica, i due motori elettrici fungono da alternatori, alimentando la batteria agli ioni di litio con l’energia recuperata in fase di frenata. Anche in questo caso, il TDI è disattivato e disaccoppiato.
Non appena il guidatore decide di attivare la modalità Offroad (anche in questo caso mediante un tasto sulla consolle centrale), entrano in gioco tutte e quattro le ruote. In tal caso e in caso di una bassa percentuale di carica delle batterie, il motore elettrico anteriore, a quel punto alimentato tramite TDI, funge da alternatore e diventa l’unica fonte di corrente per il suo equivalente sull’asse posteriore. Poiché l’energia per l’azionamento dell’asse posteriore avviene via cavo e non in modo meccanico, si parla di “albero cardanico elettrico”. Dato che in modalità Offroad il TDI aziona, tramite il motore elettrico anteriore, quello posteriore, la trazione integrale funziona anche quando la batteria non è completamente carica.