Bortolussi: “servono provvedimenti urgenti per l’economia. Per fortuna, i fallimenti rimangono stabili”
L’economia del Belpaese Monti governante va sempre più a rotoli e a pagarne i costi sono in prima fila le imprese piccole e medie. Secondo l’indagine condotta dagli artigiani mestrini, in un anno i prestiti alle imprese sono crollati di 38,6 miliardi di euro. Le sofferenze, invece, sono aumentate di oltre 14 miliardi, mentre i fallimenti sono cresciuti di poco (+ 114). Dalla fotografia scattata dall’Ufficio studi della Cgia, emerge in maniera drammatica come il 2012 sia stato un anno pesantissimo per le imprese: nonostante il numero dei fallimenti sia rimasto praticamente stabile, la situazione finanziaria, invece, è peggiorata drammaticamente.
In merito allo scenario emerso da questa elaborazione, il segretario della Cgia, Giuseppe Bortolussi, afferma come “con la contrazione degli ordinativi, l’aumento dei tempi di pagamento e del carico fiscale, le imprese sono ormai allo stremo. Se si aggiunge la stretta creditizia in atto e la crescente difficoltà a restituire i prestiti ricevuti, mi sorprende che il numero dei fallimenti non sia esploso. Sicuramente molte rimangono ancora in piedi perché stanno tagliando sul personale, mentre altre stanno raccogliendo le ultime forze rimaste, facendo ricorso al capitale familiare”.
Nel dettaglio, tra l’ottobre di quest’anno e lo stesso mese del 2011, i prestiti alle imprese sono crollati del 3,8% (pari a -38,6 miliardi di euro). Ad ottobre 2012 (ultimo dato disponibile) gli impieghi erogati alle società non finanziarie e alle famiglie produttrici ammontano a 968,7 miliardi di euro. Sempre tra l’ottobre di quest’anno e lo stesso mese del 2011, la mancata restituzione dei prestiti erogati dalle banche è aumentata di 14,1 miliardi di euro (+18,3%). Attualmente, l’ammontare dell’insoluto tocca i 91,2 miliardi di euro, cifra che, purtroppo, sembra destinata a salire. Nei primi nove mesi di quest’anno, il numero delle imprese che hanno chiuso per fallimento ha raggiunto quota 8.718. Rispetto allo stesso periodo del 2011, il numero è aumentato di sole 114 unità (+1,3%).