Mercato dell’auto, a novembre in Europa è ancora calo del 10,3%

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autoparco depositoTra i marchi, male Fiat e Alfa Romeo, Renault, PSA, e GM. Tengono Audi-Volkswagen, Mercedes, Bmw e Toyota. Bene Jaguar Ladn Rover, Kia e Hyundai

Ancora un calo a doppia cifra per il mercato dell’auto nel territorio dell’Unine Europea: secondo l’Acea il calo a novembre è stato del 10,3%, con punte del -30% per Alfa Romeo. Nel complesso, va male tutto il gruppo Fiat (con l’eccezione del +16% di Jeep), Renault (-22,3%), il gruppo Peugeot Citroen (-12,5%), il gruppo Opel-General Motors (-12,7%). Tengono il gruppo Audi-Volkswagen (-1,2%), Bmw (-1,8%), Mercedes (-1,5%) e Toyota (-1,3%). Vanno viceversa a gonfie vele il gruppo del lusso Jaguar Land Rover (+27,6%) e due marchi generalisti di grande volume come Kia (+14,7%) e Hyundai (+9,3%) che hanno saputo nel giro di pochi anni innovare completamente la gamma di prodotto e le politiche commerciali offrendo alla clientela ciò che serve.

Un mercato che prosegue sulla china discendente in modo generalizzato, con la Grecia che si conferma il mercato peggiore con un calo nei primi undici mesi del 2012 del 40,5%, seguita dal Portogallo (-37,4%). Tra i paesi di maggior peso automobilistico, l’Italia è la peggiore del gruppo con un -19,7% nei primi unici mesi del 2012, seguita dalla Francia (-13,8), Spagna (-12,6%). In calo, seppur limitato, anche la grande Germania (-1,7%).

federauto presidente Filippo Pavan Bernacchi 1Secondo Filippo Pavan Bernacchi, presidente di Federauto (l’associazione che annovera tutti i concessionari italiani), “si conferma il trend attuale che vede il mercato in fortissima difficoltà e nello scenario europeo l’Italia è il fanalino di coda grazie alla sua peculiare situazione in cui è stata costretta dagli interventi degli ultimi due governi che hanno inventato per il nostro settore i disincentivi”. Secondo Pavan Bernacchi “quello del Governo è stato un comportamento masochistico, visto che l’80% del Pil italiano è dato dalla domanda interna. Comprimendola come ha fatto il governo attuale ha fatto esplodere una situazione che sta diventando sempre più insostenibili, sia da parte delle famiglie che dalle aziende”. Un Governo, quello di Monti, che dovrà in qualche modo fare i conti anche con una fortissima mancanza di gettito derivante dalla crisi del mercato dell’auto: “nel 2012 mancheranno almeno 3,150 miliardi di euro” dice il presidente di Federauto, che lamenta anche “l’abnorme trattamento fiscale riservato alle auto aziendali: in Italia si può ormai ammortizzare di qualsiasi veicolo il 20% di un tetto di poco più di 18.000 euro, quando invece nel resto d’Europa si può ammortizzare qualsiasi veicolo senza alcun tetto. L’aver ulteriormente ridotto il già esiguo tetto di deducibilità delle auto aziendali con la scusa di finanziare in parte la riforma del mondo del lavoro del ministro Fornero sarà un boomerang, perché sta creando una guerra tra poveri, con migliaia di lavoratori del settore auto motive che saranno licenziati per sostenere altri lavoratori. Non mi sembra un grande risultato” conclude Pavan Bernacchi che non cessa di sperare in un tardivo ravvedimento da parte del Governo.