“Il Commissario Montalbano”, Zingaretti “Poi mi fermo un po’”

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Il commissario più amato d’Italia torna su Raiuno (lunedì 9 marzo in prima serata), orfano del suo autore Andrea Camilleri, del regista Alberto Sironi e dello scenografo Luciano Ricceri, quest’ultimo responsabile della scelta quanto mai azzeccata di girare Montalbano in quei posti della Sicilia che, osserva Luca Zingaretti, “sono diventati un luogo dell’anima”. Due i nuovi film, intitolati “Salvo amato, Livia mia” e “La rete di protezione”, che a causa della scomparsa di Sironi sono stati diretti da Zingaretti: “L’inizio dell’estate è stato un trauma per tutti noi ma grazie alla generosità di Luca e di tutti gli altri, siamo riusciti a portare a termine tutto” racconta il produttore della Palomar Carlo Degli Esposti.

Sull’esperienza dietro la macchina da presa di Montalbano, l’attore spiega: “Ho detto a tutti: ragazzi, se non mi aiutate voi non ce la faccio. E non c’è stato giorno che io non mi sia chiesto: cosa direbbe Alberto di questa scena? Io non ho fatto la mia regia, quando subentri non puoi che fare quello che ha fatto chi ti ha preceduto”. Al momento sul futuro di Montalbano regna un po’ di incertezza: “Voglio vedere che succede: prima celebrare con questi due film e, poi, sedersi e far sedimentare questa nuova situazione. E riflettere se finire in bellezza con l’ultimo romanzo che è chiuso nella cassaforte della Sellerio. Ne abbiamo già anche un altro, “Il cuoco dell’Alcyone”, che è uscito mentre eravamo sul set. Voglio elaborare questo lutto e digerire questo dolore, poi vedremo”. Più determinato Carlo Degli Esposti: “Sono convinto che Montalbano sarà eterno”.

(ITALPRESS).