Sergio Divina candidato sindaco con una lista unica di supporto formata dalle formazioni minori

Una risposta moderata di centro destra ad una proposta marcatamente di sinistra per gli anni 2020 di Trento.  Di Gianfranco Merlin, coordinatore per la campagna elettorale Divina Sindaco 

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sergio divina

Negli ultimi giorni, il centrodestra di Trento in vista delle elezioni del prossimo 3 maggio ha vistosamente frenato sulla propria proposta politica circa il futuro amministrativo della città capoluogo, verso quella Trento 2020 che tutti si aspettano con una ventata di freschezza e dinamismo dopo lustri di stagnazione.

Se il centrodestra cittadino ha veramente ambizioni di far voltare pagina alla città, è necessario trovare un candidato serio e autorevole, dotato di esperienza e di conoscenza dei processi politici ed amministrativi, tale che non perda tempo a conoscere i segreti della “macchina” comunale e i suoi processi. Questa figura potrebbe validamente essere Sergio Divina. Una candidatura fatta a più riprese pure dalla base della Lega, frenata però dai vertici del partito locale (per via di vecchie ruggini personali che andrebbero rapidamente sopite per il bene della stessa Lega), indigesta anche agli occhi delle formazioni minori che temono di essere oscurate dalla potenza delle più recenti campagne elettorali leghiste, fortemente trainate dal suo leader nazionale, Matteo Salvini, che ha saputo conquistare i cuori (e i consensi) della gente.

Una cosa deve essere chiara per tutto il centro destra: se a Trento vuole vincere, esso deve mettere in gara un cavallo da corsa, non un ronzino bolso.

Se Sergio Divina incarna alla perfezione la figura di un candidato autorevole, esperto, ricco di contatti personali, esso è anche il candidato ideale per la sua moderazione, con un’indole volta all’ascolto e alla mediazione, tale da trovare una soluzione che soddisfi le più ampie esigenze, senza l’innalzare barricate o, peggio, fomentare lotte tra schieramenti opposti. Proprio l’opposto del candidato sindaco espresso dalle sinistre.

La Lega, seppur al momento il partito più forte della coalizione di centro destra, non deve dimenticarsi che la vittoria del centro destra è garantita anche dall’apporto delle formazioni minori, le quali non devono essere trascurate. Per questo, è necessario che accanto ad una lista della Lega, di Fratelli d’Italia e di Forza Italia, ci sia un contenitore che possa supportare il valore di forze come Agire, Progetto Trentino, Civica Trentina.

A tale scopo, sarebbe utile approntare una lista unitaria delle formazioni più piccole che possa venire trainata dalla figura del candidato sindaco, come una listaDivina Sindaco”, con all’interno i loghi di tutte le formazioni minori che supportano la candidatura del sindaco espressione del centro destra.

In questo modo, chiunque dei partiti maggiori faccia campagna per la propria lista andrebbe comunque a trainare anche la listaDivina Sindaco”, aumentandone considerevolmente la visibilità e le possibilità di riuscita in termini di conquista di seggi, più che con una corsa autonoma all’interno della coalizione.

Certo, qualcuno potrà storcere il naso, ma quella prospettata si profila essere una soluzione di buon senso votata alla conquista del governo della città di Trento da parte del centro destra. Una soluzione che può servire anche per calamitare l’attenzione e la possibile candidatura di personalità di prestigio al di fuori dello scenario stretto della politica, che potrebbero dare lustro e competenza alla gestione della città capoluogo del Trentino.

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