La Fondazione Altagamma, che riunisce 110 marchi italiani del lusso tra moda, gioielleria, food & beverage, hospitality, automotive e yacht, ha eletto per il prossimo triennio un nuovo presidente: è Matteo Lunelli, presidente e amministratore delegato di Cantine Ferrari di Trento.
In occasione dell’assemblea della Fondazione Altagamma, Lunelli ha fatto il punto del comparto del lusso: «il contesto macroeconomico non aiuta, col commercio mondiale che cresce meno del Pil mondiale e fa presagire un nuovo protezionismo, ma il lusso crescerà ancora (tra il 3% e il 5% al 2025, Bain Luxury Study). E l’Europa, che rischia di patire la guerra dei dazi Usa-Cina, resterà comunque baricentro del settore. Probabilmente senza Regno Unito, col voto popolare che ha avvicinato la Brexit, ma che non vedrà cessare il dialogo di settore con gli inglesi».
«Siamo molto ottimisti sul futuro dell’alto di gamma – ha detto Lunelli – perché l’Italia e il “Prodotto in Italia” possono avere un vantaggio competitivo, per il valore dei marchi italiani e lo stile di vita che tutto il mondo ci invidia. Un comparto, il lusso italiano, da 115 miliardi di euro (9% del totale mondiale, dati Cresv-Bocconi), pari al 6,85% del Pil e con 400.000 addetti. Quindi “#Proudofitaly”»
Lunelli ha poi tracciato un profilo dei consumatori al 2025 e il loro rapporto con il lusso: al 50% le generazioni Y e Z (millenial e nati da fine Anni Novanta al 2010), al 50% in Asia e per il 70% asiatici, sono totalmente influenzati dal digital.
Il lusso ha, come il resto della manifattura italiana, forti problemi a trovare manodopera qualificata: già nel 2024mancheranno 236.000 addetti con profili richiesti dalle imprese del lusso, secondo un’analisi fatta con Unioncamere e pubblicata nel libro “I talenti del fare”. Per questo, Fondazione Altagamma lancia la campagna manifesto per aiutare famiglie e giovani a scegliere mestieri e scuole tecniche e professionali, indicando dove formarsi.
«Restano invariate la mission della Fondazione Altagamma – ha sottolineato Lunelli – nel contribuire alla crescita e alla competitività delle imprese dell’industria creativa e culturale italiana e del “Sistema Italia”, così come la vision, nel farsi ambasciatore dello stile di vita italiano».
«Siamo parte di una rete europea – ha sottolineato Stefania Lazzaroni, direttore generale di Fondazione Altagamma – che lavora con l’obiettivo di agire come sostegno ai marchi, in un mercato, quello europeo del lusso, che è il più grande al mondo».
Come pilastri strategici il neo presidente di Fondazione Altagamma ha indicato “internazionalità” nello sviluppare i mercati, “sostenibilità”, infine “contemporaneità” nell’innovare, con focus sul digitale. Parole d’ordine quindi “cooperare per competere” con tre linee guida: “partecipazione”, anche con gruppi di lavoro tematici, “trasversalità”, attraverso il dialogo con associazioni di settore, e “networking”, con incontri tra i team e tramite i delegati internazionali.
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