Il Parlamento europeo ha votato il cosiddetto pacchetto mobilità con cui si rivedono le norme sui trasporti merci su stradaaccogliendo le istanze del mondo dell’autotrasporto dei paesi occidentali, con norme chiare sulla retribuzione dei conducentie sui periodi di riposo, un limite di tre giorni per i trasporti di “cabotaggio” e, ancora, meno controlli, ma più efficaci, su strada.
Dal voto in prima lettura, emerge quindi una posizione determinata sui temi cruciali dell’autotrasporto, che prevede anche l’anticipo dell’entrata in vigore del tachigrafo intelligente. Il voto parlamentare, anche se frutto di mediazioni, è una risposta positiva alle molte richieste avanzate da Conftrasporto-Confcommercio.
Per individuare i casi di violazione delle norme da parte dei trasportatori stradali, il Parlamento intende sostituire l’attuale limite che si applica al numero complessivo delle operazioni di cabotaggio (le operazioni di trasporto in un altro paese Ue effettuate a seguito di una consegna transfrontaliera) con un limite temporale di 3 giorni e introdurre la registrazione dei passaggi di frontiera tramite i tachigrafi. Dovrebbe inoltre essere previsto un “periodo di riposo” per i veicoli di 60 ore, da trascorrere nel Paese d’origine prima di potersi dirigere verso un altro cabotaggio.
Alla vigilia del voto, una delegazione di Fai-Conftrasporto guidata dal presidente, Fabrizio Palenzona, e dal vicepresidente Confcommercio e Conftrasporto, Paolo Uggè, aveva incontrato i deputati europei Massimiliano Salini e Lara Comi (F.I.), Mara Bizzotto (Lega), Isabella De Monte, Roberto Gualtieri, Brando Benifei e Patrizia Toia (Pd), Daniela Aiuto (M5S, ora indipendente), e Stefano Maullu (FdI) sul tema del pacchetto mobilità. La Confederazione aveva sottolineato l’importanza che la posizione dei “Paesi Occidentali” venisse approvata dal Parlamento. Così è stato. Conftrasporto-Confcommercio rivolge quindi un ringraziamento a tutti coloro che con determinazione hanno operato per le imprese del settore.
Ora il percorso continuerà con i negoziati interistituzionali tra Consiglio e Commissione, e spetterà al Parlamento della prossima legislatura decidere le azioni da intraprendere. «Se è presto per cantare vittoria, bisogna comunque sottolineare che sono stati compiuti importanti passi in avanti per fornire strumenti indispensabili a un corretto funzionamento dell’autotrasporto» conclude Uggè.
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