Nel 2016, secondo l’analisi effettuata dall’Istat, gli investimenti realizzati delle imprese industriali per la protezione dell’ambiente è risultata in crescita, pari a 1.437 milioni di euro (+2,3% rispetto al 2015).
Nel 2016 si riduce il peso degli investimenti ambientali – dal 4,1% del 2015 al 3,9% – a sintesi di un aumento della spesa per questa tipologia di investimenti (+2,3% sul 2015) più contenuto di quello registrato dagli investimenti fissi lordi complessivi del settore industriale (+7,0%).
Cresce lievemente il valore medio nominale degli investimenti ambientali per addetto, stimato pari a 376 euro rispetto ai 373 euro del 2015, con valori medi più elevati per gli investimenti “end-of-pipe” (250 euro) rispetto a quelli integrati (126).
Nel 2016 gli investimenti “end-of-pipe” (956 milioni di euro) sono ancora la componente più rilevante degli investimenti per la protezione dell’ambiente, con un’incidenza del 66,5% sul totale, sebbene in calo di 23 milioni rispetto all’anno precedente. A crescere sono invece gli investimenti integrati collegati a tecnologie più avanzate (481 milioni di euro, +55 milioni di euro), che aumentano il loro peso passando dal 30,3% del 2015 al 33,5%.
Le imprese con 250 addetti e oltre hanno speso nella protezione dell’ambiente 1.123 milioni di euro nel 2016, quattro in meno dell’anno precedente (-0,4%). Per quelle di piccola e media dimensione la spesa cresce invece del 12,9% (+36 milioni di euro). Le imprese con 250 addetti e oltre svolgono comunque un ruolo preminente per la spesa ambientale realizzando il 78,1% degli investimenti ambientali complessivi. Inoltre effettuano il 76,2% degli investimenti “end-of-pipe” e l’81,9% di quelli a tecnologia integrata. Più di un terzo della spesa (39,0%) è destinato alle attività di protezione e recupero del suolo e delle acque di falda e superficiali, all’abbattimento del rumore, alla protezione del paesaggio e protezione dalle radiazioni e alle attività di ricerca e sviluppo finalizzate alla protezionedell’ambiente.
L’incidenza degli investimenti per la protezione dell’ambiente sul totale degli investimenti fissi lordi settoriali è legata alla dimensione d’impresa: varia tra il 6,7% delle imprese con 250 addetti e oltre (7,3% nel 2015) all’1,6% (1,5% nel 2015) di quelle sotto tale soglia dimensionale.
Elevate le differenze per dimensione aziendale anche per l’intensità degli investimenti. Si passa da 110 euro per addetto (98 euro nel 2016) nelle imprese di piccola e media dimensione a 1.171 euro (1.194 euro nel 2015) in quelle con 250 addetti e oltre.
Nell’industria manifatturiera la spesa maggiore per la protezione dell’ambiente proviene dai settori della fabbricazione di prodotti derivanti dalla raffinazionedel petrolio (18,4%), della metallurgia (18,1%) e della fabbricazione di prodotti chimici (13,0%). Tuttavia tale quota si riduce di quasi 10 punti percentuali rispetto al 2015, segnale di una maggiore differenziazione settoriale negli investimenti per la tutela ambientale.
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