Pagamenti ai fornitori: in Veneto, Lombardia ed Emilia Romagna le aziende più virtuose

Il dato dall’indagine Cribis nel terzo trimestre 2018. C’è ancora molto da fare per migliorare nella puntualità del saldo delle fatture che dovrebbe essere a 30 giorni. 

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Le imprese di Veneto e Lombardia guidano la classifica delle regioni italiane della puntualità nei pagamenti ai fornitori che, secondo una direttiva comunitaria, dovrebbero avvenire entro 30 giorni dalla data di emissione della fattura, termine estensibile a 60 giorni previ accordi con i committenti.

In Italia nel terzo trimestre 2018, secondo i dati di Cribis, i pagatori puntuali rappresentano il 36,3% del totale, in calo dell’1,9% rispetto all’anno precedente, mentre i pagamenti con oltre un mese di ritardo si attestano all’11,3%, in lieve aumento. Il 52,4% registra pagamenti con sforamento dei tempi fino a 30 giorni.

Il Veneto è la regione con la maggiore quota di pagamenti puntuali (46%), seguita dalla Lombardia, seconda a livello nazionale, con una percentuale di imprese puntuali del 45,8%, superiore alla media italiana. Sempre nel NordEst, l’Emilia Romagna è terza a livello nazionale con il 45,6% dei pagamenti puntuali, il Trentino Alto Adige registra un 43,8%, il Friuli Venezia Giulia il 42%.

Il Piemonte, con un 37% di pagamenti regolari, si attesta intorno alla media nazionale, così come la Valle D’Aosta (36,9%) mentre la Liguria si ferma al 31,7%.

Nel Centro, la percentuale dei pagamenti ai fornitori puntuali scende fino al 32,3%, trainata dal 42,5% di pagamenti puntuali delle Marche, contro il 25,4% del Lazio. Al Sud e nelle Isole la puntualità dei pagamenti scende al 22,6%. In particolare la Sicilia occupa l’ultima posizione del ranking regionale con il 18,2%.

A livello nazionale e per tipologia merceologica delle aziende, i settori più puntuali sono i servizi finanziari (47,7%), mentre nel commercio al dettaglio i pagamenti alla scadenza riguardano solo il 17,3% delle imprese. Tra i comparti produttivi a mostrare maggiori criticità con ritardi nei pagamenti ai fornitori superiori ai 30 giorni c’è l’agricoltura, foreste, caccia e pesca (12%).

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