A dicembre il calo congiunturale dell’export italiano è principalmente dovuto alla marcata flessione delle vendite verso l’area extra Ue, ma il risultato per l’intero anno 2018 le vendite sui mercati esteri risultano in espansione (+3,0%), anche se in misura molto inferiore rispetto al 2017 (+7,6%).
L’incremento in valore dell’export nel 2018 riflette un’analoga crescita dei valori medi unitari, con una dinamica dei volumi pressoché stazionaria. Il tasso di crescita dell’export italiano è più sostenuto verso i paesi Ue, in particolare la crescita delle vendite è superiore alla media nazionale verso Francia e Germania, mentre l’incremento verso il Regno Unito è positivo ma assai contenuto.
Nel corso del 2018 la dinamica dei prezzi all’import al netto dell’energia segue un contenuto profilo di crescita tendenziale, mentre negli ultimi mesi dell’anno si riduce notevolmente l’ampio differenziale di crescita su base annua tra quest’indice e l’indice generale.
Nel dettaglio, a dicembre 2018 entrambi i flussi commerciali con l’estero registrano una flessione congiunturale, più intensa per le esportazioni (-2,3%) che per le importazioni (-1,0%). La diminuzione congiunturale dell’export è da ascrivere al netto calo delle vendite verso i mercati extra Ue (-5,6%), mentre l’area Ue registra una contenuta crescita (+0,5%). Nel trimestre ottobre-dicembre 2018, rispetto al precedente, si registra una crescita sia per le esportazioni (+0,9%) sia per le importazioni (+0,6%).
A dicembre 2018, secondo l’Istat, la diminuzione dell’export su base annua è pari a -2,7% e coinvolge sia l’area extra Ue (-5,1%) sia, in misura molto più contenuta, i paesi Ue (-0,3%). La crescita dell’import (+1,4%) è trainata dal forte incremento degli acquisti dai paesi extra Ue (+8,1%).
Tra i settori che contribuiscono in misura più rilevante alla flessione tendenziale dell’export italiano nel mese di dicembre, si segnalano articoli farmaceutici, chimico-medicinali e botanici (-21,8%), mezzi di trasporto, esclusi autoveicoli (-17,1%) e prodotti alimentari, bevande e tabacco (-3,8%). In aumento, su base annua, le esportazioni di macchinari e apparecchi n.c.a (+2,0%) e di articoli di abbigliamento, anche in pelle e in pelliccia (+3,2%).
Su base annua, i paesi che contribuiscono maggiormente al calo delle esportazioni sono Turchia (-32,9%), Stati Uniti (-5,7%), Cina (-15,2%) e paesi OPEC (-8,3%). Si segnala l’aumento tendenziale delle esportazioni verso la Francia (+5,1%) e la Svizzera (+7,5%).
Nel 2018 la crescita dell’export italiano è pari a +3,0% ed è sospinta da prodotti tessili e dell’abbigliamento, pelli e accessori (+3,3%), metalli di base e prodotti in metallo, esclusi macchine e impianti (+5,1%), mezzi di trasporto, autoveicoli esclusi (+4,5%) e articoli farmaceutici, chimico-medicinali e botanici (+4,7%).
Nell’ultimo mese del 2018 il surplus commerciale si riduce di 1.423 milioni di euro (da +5.081 milioni a dicembre 2017 a +3.658 milioni a dicembre 2018). Nell’anno 2018 l’avanzo commerciale raggiunge +39.804 milioni (+81.194 milioni al netto dei prodotti energetici). Nel 2017 era pari a +47.642 milioni.
Nel mese di dicembre 2018 si stima che l’indice dei prezzi all’importazione diminuisca dell’1,6% rispetto al mese precedente ed aumenti del 1,4% in termini tendenziali.
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