La “Questione settentrionale” al centro dell’azione politica di Piemonte, Lombardia e Veneto
La situazione politica impone ai partiti di “scaldare” i rispettivi apparati in vista delle elezioni per il rinnovamento del Parlamento: in vista di quest’obiettivo, il PdL delle tre maggiori regioni del Nord si è riunito a Milano per esaminare la situazione. Da quest’incontro è scaturita la necessità di creare un coordinamento di politiche e proposte del PdL nelle tre maggiori regioni del Nord, per porre al centro la ‘Questione settentrionale’, al fine di dare le giuste ed attese risposte ai territori che sono il motore dell’intera economia nazionale.
Assieme ai tre coordinatori regionali Mario Mantovani (Lombardia), Enzo Ghigo (Piemonte) e Alberto Giorgetti (Veneto), per il primo appuntamento di quella che dovrebbe diventare ‘un’iniziativa stabile’, anche il coordinatore nazionale Ignazio La Russa, il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni e altri esponenti del partito. “Sarà un’iniziativa stabile per avanzare proposte forti al governo – spiega Formigoni – il Nord sta pagando il prezzo della crisi in maniera sproporzionata rispetto al resto del Paese”. Ma il tavolo di coordinamento, spiegano i presenti, sarà utile anche per formulare proposte per il programma elettorale dello stesso Pdl. Tra le prime questioni comuni da affrontare, afferma Mantovani, c’è “il nostro no ai tagli lineari messi in campo dal governo Monti”.
L’iniziativa, sostiene La Russa, “non poteva arrivare con una tempistica migliore: oggi stiamo parlando di un progetto del Popolo della libertà e questo – ha detto riferendosi al Pdl – è un progetto che non può morire”. Per il coordinatore degli azzurri del Veneto, Giorgetti, “quest’incontro pone le basi per una rinnovata presenza del PdL sul territorio”.