Polo 1.2 Tdi Bluemotion: consumi molto bassi

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Vw polo bluemotion frontlat 1
 

Vw polo bluemotion frontlat 1

Con un motore apparentemente sottodimensionato tre cilindri da 75 Cv con una buona coppia motrice si ottengono prestazioni accettabili con poco carburante

Con il prezzo dei carburanti alle stelle e i costi di gestione delle auto giunti a livelli prossimi d’insostenibilità, i consumatori guardano sempre più spesso ai modelli a basso consumo e di dimensioni contenute. Tra questi, interessante è la versione Bluemotion della Volkswagen Polo spinta da un piccolo motore a gasolio a tre cilindri da 1,2 litri di cilindrata

Lo stile

La Polo è da tempo un punto di riferimento delle vetture del segmento B, le utilitarie da città con finiture di livello superiore. A differenza di altri modelli della stessa categoria, Polo ha ingombri ancora contenuti al di sotto dei 4 metri di lunghezza (3,98; larghezza 1,68; altezza 1,46), a vantaggio dell’uso urbano e nei parcheggi. Anche nello stile, pulito e razionale, la Polo si fa apprezzare. Disponibile nelle versioni a 3 e 5 porte (sovrapprezzo di 600 euro), la vettura si distingue dagli altri modelli della gamma per un frontale con una calandra specificamente disegnata per ridurre la resistenza aerodinamica (il frontalino non prevede le griglie presenti su altre versioni) e per lo spoiler posteriore posto in alto sul portellone. Bello e pulito il frontale che ispira un’aria di grintosa solidità, sottolineata dai grandi proiettori con i fendinebbia che integrano le luci diurne. La fiancata è massiccia, caratterizzata dall’ampia bombatura dei passaruota, mentre i retrovisori integrano le luci di direzione. Nel posteriore, il richiamo alla famiglia Volkswagen è nella fanaleria (sacrificata la visibilità in manovra di notte per via dell’unica luce di retromarcia di dimensioni ridotte), mentre il lunotto verticale consente una corretta visibilità sia in marcia che durante le manovre nei parcheggi.

 
L’abitacolo

All’interno si respira la tipica aria di famiglia, con un elevato livello qualitativo, tipico della produzione del gruppo Volkswagen, tutto improntato alla razionalità d’uso e alla solidità. Belle le plastiche, rigide ma ben trattate e prive di cigolii anche sui tratti sconnessi. Buona la dotazione di serie, specie per quanto riguarda la sicurezza (Abs e Esp di serie), mentre quella riguardante il comfort è arricchibile attingendo dal vasto elenco degli accessori a pagamento. Curati e confortevoli i sedili con la presenza degli alzacristalli elettrici anche sulle porte posteriori. Il sedile posteriore è di tipo fisso, con lo schienale abbattibile separatamente. Buona, per la categoria, la volumetria del bagagliaio (280-952 litri), con un vano regolare e facilmente accessibile.

Vw 2009 nuova Polo 5p posltlat 1Il posto di guida

Senza i fronzoli stilistici che ormai caratterizzano molti modelli della concorrenza, quello della Polo è all’insegna della razionalità, con tutto quel che serve a portata di mano. Alla sinistra del volante si trovano il comando dell’accensione delle luci, mentre sul bracciolo della porta ci sono quelli degli alzacristalli elettrici e il blocco centralizzato delle portiere. Alla destra del volante, un’ampia plancia verticale contiene i comandi della radio con lettore di Cd e con gli ingressi per iPod e Usb, della climatizzazione ed eventuale schermo per il navigatore satellitare. La strumentazione è completa per la sua classe, con i due strumenti circolari di grande diametro e leggibilità ottimale (contagiri e tachimetro a doppia scala: fino a 100 km/h le tacche sono spaziate ogni 10 km; oltre, raggruppate; indicatore del livello carburante e schermo del computer di bordo con indicatore di cambio marcia). Le consuete levette a destra (tergicristallo e comando computer di bordo) e sinistra (devioluci, indicatori di direzione e controllo della velocità) completano la dotazione di serie. La leva del cambio è corta è scomoda da utilizzare quando il bracciolo anteriore è abbassato.

La meccanica

La parte più interessante della Polo Bluemotion è costituita dal motore: un diesel 3 cilindri sovralimentato con turbo a geometria variabile di soli 1,2 litri derivato direttamente dal “fratello maggiore” di 1,6 litri al quale è stato rimosso un cilindro. Una scelta determinata dal raggiungimento di ingombri e peso ridotti, senza alterare l’ottimale rendimento del motore che si raggiunge con una cilindrata unitaria di circa 400 cc.
Vw 2012 motore tdi 3 cilindri 1.2 vista esplosa 1Il taglio di un cilindro rispetto al motore d’origine ha comportato l’adozione di un albero di equilibratura controrotante posto nel basamento azionato da catena che muova anche la pompa dell’olio motore. Una cinghia aziona la distribuzione bialbero (direttamente un albero e l’altro mediante un ingranaggio di rinvio) con quattro valvole per cilindro, la pompa dell’acqua e quella ad alta pressione per l’iniezione common rail. Il turbo è a geometria variabile. Il motore è dotato di dispositivo start-stop che ferma il propulsore a vettura ferma con il cambio in folle, garantendo rapide ripartenze senza scossoni. Durante i rallentamenti, l’alternatore recupera energia per la ricarica della batteria in modo da limitare i consumi durante la marcia normale. Il cambio è a cinque rapporti, con quarta e quinta marcia molto lunghe. Lo sterzo è a cremagliera con comando elettroidraulico (una rarità in questo segmento di mercato). I freni sono a disco autoventilanti all’anteriore e a tamburo dietro. Le sospensioni sono del tipo MacPherson davanti e a ponte torcente dietro. La carrozzeria si basa su una piattaforma di recente progettazione (condivisa da Audi A1 e da Seat Ibiza) che garantisce ampia protezione agli occupanti anche negli impatti più severi.

Prestazioni stradali

Nonostante la cilindrata ridotta, il motore 1.2 litri della Polo è abbastanza brillante e potente: eroga 55 Kw-75 Cv a 4.200 giri/min, mentre la coppia è di 180 Nm a 2.000 giri/min. Con una massa di poco più di 1.000 kg, il piccolo motore deve essere spesso “tirato” al limite per avere prestazioni stradali discrete (velocità massima di 170 km/h con accelerazione 0-100 km/h in 13.9 sec.), dimostrando un buon brio nel salire di giri (con una discreta rumorosità). Se non si ricercano le prestazioni stradali assolute e si bada al consumo, il piccolo motore asseconda bene una guida rilassata, seguendo i suggerimento dell’indicatore di cambio marcia. Oltre i 1.800 giri/min, il propulsore dimostra una buona capacità di riprendere velocità (specie in terza, meno nei rapporti superiori, molto lunghi), mentre la quinta marcia molto lunga (da quasi 60 km/1.000 giri) è utilizzabile solo nei percorsi extraurbani a velocità superiori agli 80 km/h. A 130 km/h di velocità, il motore ruota attorno ai 2.300 giri/min, assicurando viaggi veloci con poco rumore e consumi ridotti. Ottima la manovrabilità e la precisione del cambio, che ha il “difetto” di avere “solo” cinque rapporti, quando sarebbe ottimale un gruppo a sei rapporti più uniformemente scalati, oppure il cambio automatico Dsg a doppia frizione (non disponibile nemmeno a pagamento su questa versione).

Consumo

Il piccolo motore e gli accorgimenti aerodinamici dovrebbero garantire bassi consumi alla Polo Bluemotion: questo è vero se non si eccede con il motore e con il cambio e si adotta una guida rilassata. In caso contrario, la richiesta di gasolio sale, anche di parecchio. I consumi dichiarati dalla Casa di 3,3 litri/100 km sono comunque difficilmente raggiungibili con una guida normale. Nella guida attenta, i consumi d’uso s’attestano a 4,0 litri/100 km, mentre se non si bada troppo al risparmio questi superano tranquillamente i 5,0 litri/100 km, annullando quasi completamente il margine di risparmio dalla versione spinta con il motore 1.6 litri da 90 Cv. Buona l’autonomia garantita dal serbatoio di 45 litri.