Cresce l’export e l’attività delle province di Brescia e di Mantova. Bene il distretto dei vini e distillati del Bresciano e quello delle carini e salumi di Cremona e Mantova.
I dati congiunturali, che ora consentono di fotografare l’intero anno 2017, mettono in luce una performance positiva di export per i distretti tradizionali lombardi, al di sopra della media nazionale: +7% l’incremento a valori correnti, rispetto al 2016 (+5,3% la media dell’aggregato nazionale). In particolare, si è registrata un’accelerazione nel quarto trimestre, nell’ordine di un +9,7% rispetto al trimestre ottobre-dicembre 2016.
Sia i mercati maturi che i nuovi mercati si sono mostrati trainanti. Le esportazioni dirette agli sbocchi commerciali maturi sono cresciute del 7,4%, nel complesso del 2017 (+9,8% nel quarto trimestre). Particolarmente dinamiche le vendite in Germania (+11,5% su base annua), Francia (+7,6%), Spagna (+6,9%) e Stati Uniti (+6,6%). L’export destinato ai nuovi mercati, che rappresenta il 37% circa del totale, è aumentato del 6,4% nel 2017 (+9,5% nel quarto trimestre). Spiccano i risultati di vendita in Cina (+18,8%), paese che occupa la settima posizione assoluta nella classifica dei mercati di sbocco dei distretti lombardi. In crescita a due cifre anche le esportazioni dirette in Polonia (+12,5%) e Federazione russa (+15,6%). Si conferma in accelerazione l’export destinato alla Turchia, per una performance di crescita annua pari al 9,2%. Da segnalare (per rilevanza dei contributi1) anche i buoni risultati di export in Repubblica Ceca (+9,5%), Ungheria (+6,8%) e India (+10%).
Sono diciannove su ventitré i distretti dell’aggregato lombardo che hanno registrato una crescita delle esportazioni nel 2017 e venti quelli che hanno chiuso un quarto trimestre positivo. In testa alla classifica compare il distretto dei Vini e distillati del bresciano: +20,8% nel complesso dell’anno 2017, +46,1% nel solo quarto trimestre). Si conferma, per questo distretto, il forte traino delle vendite nella Federazione russa (più che raddoppiate, rispetto al 2016), che si somma a una buona performance di export nel Regno Unito, Germania, Svizzera e Stati Uniti.
Seguono nella classifica il distretto delle Carni e salumi di Cremona e Mantova (+18,4% nel 2017, nonostante un lieve calo delle vendite nel quarto trimestre), dove il traino è giunto da Giappone, Spagna, Francia, Hong Kong, Germania, Austria, e il Legno di Casalasco-Viadanese, che conferma il buon dinamismo delle vendite già emerso in corso d’anno (+16,4% nel complesso del 2017, +13,6% nel quarto trimestre). Trainano Germania (+20,9% su base annua), Taiwan e Austria.
Quarto posto per il distretto dei Metalli di Brescia (+16,2% nel 2017 e +24,7% nel trimestre ottobre- dicembre), dove spiccano i contributi di Germania, Francia, Polonia, Spagna e Svizzera. A fare da traino dal punto di vista merceologico sono le lavorazioni di metalli non ferrosi e la siderurgia, seguite da lavorazioni a freddo dell’acciaio, prodotti in metallo e carpenteria metallica. Tra i “best performer” si annovera anche la Gomma del Sebino bergamasco (+15,4% nel 2017, +25,3% nel solo quarto trimestre), dove si conferma determinante il contributo del mercato tedesco, la cui domanda alimenta quasi la metà delle esportazioni complessive del distretto. Particolarmente diversificate dal punto di vista del raggio di esportazione, invece, le vendite di Macchine per la lavorazione e la produzione di calzature Vigevano (in crescita del 13,9% nel complesso del 2017 e dell’11,4% nel trimestre ottobre-dicembre). Di rilievo i contributi di Vietnam, Messico, Indonesia, Polonia, Cina, India e Stati Uniti. I prodotti della meccanica si confermano il motore delle esportazioni del distretto della Metalmeccanica di Lecco (che sono cresciute del 10,7% su base annua e del 5,4% nel quarto trimestre), seguite da lavorazioni a freddo dell’acciaio, prodotti in metallo, viti-bullonerie-posateria-pentolame e carpenteria metallica. Dal punto di vista geografico, spiccano i contributi di Germania, Francia e Stati Uniti.
Nel distretto Metalmeccanico del Basso Mantovano, invece, sono gli impianti di sollevamento e trasporto ad aver agito da traino per le esportazioni, che hanno registrato un incremento complessivo del 10,5% nel 2017 (+5,5% nel periodo ottobre-dicembre). In crescita anche le vendite di organi di trasmissione, macchine agricole e carpenteria metallica. In termini di mercati di sbocco si segnalano, nell’ordine, i contributi di Stati Uniti, Federazione russa, Egitto, Germania, Polonia e Francia. Turchia, Regno Unito e Francia sono invece alla base dell’aumento dell’export di Riso di Pavia (+7,3% nel 2017, +12,5% nel trimestre di chiusura d’anno). Contributi minori sono giunti da Austria, Repubblica Ceca e Germania.
Le esportazioni di Abbigliamento-tessile gallaratese (+6,3% su base annua e 11,2% nel quarto trimestre) hanno beneficiato del traino di una pluralità di mercati di sbocco, ad iniziare da Svizzera, Cina, Francia, Germania, Stati Uniti, Turchia, Romania, Regno Unito, Tunisia e Portogallo. In crescita tutte le categorie merceologiche associate al distretto, dalla maglieria esterna, all’abbigliamento, ai tessuti in cotone.
Il distretto dei Rubinetti, valvole e pentolame di Lumezzane ha registrato una crescita delle esportazioni del 6,2% nel 2017 (e dell’11,8% nel trimestre ottobre-dicembre), grazie al contributo primario di Germania, Francia e Stati Uniti. Più dinamiche le vendite di coltelleria- posateria-pentolame rispetto a quelle, comunque in crescita, di rubinetteria. Le esportazioni di coltelleria-posateria-pentolame hanno agito da traino anche nel distretto della Lavorazione dei metalli Valle dell’Arno, dove le vendite estere sono cresciute del 6,2% nel complesso del 2017 (e del 16% nel quarto trimestre). In aumento anche l’export di prodotti in metallo, a fronte di un calo delle vendite di carpenteria metallica. Il mercato tedesco continua ad assorbire poco meno del 40% delle esportazioni distrettuali. Positivi anche i contributi di Ungheria, Stati Uniti e Svizzera. Per contro, si presenta frammentato il panorama di export del distretto della Meccanica strumentale del Bresciano, con un buon equilibrio tra mercati maturi (in testa Stati Uniti e Spagna) ed emergenti (ad iniziare da Turchia, India, Brasile, Algeria e Cina): l’export distrettuale è cresciuto complessivamente del 5,7% nel 2017 (+8,2% nel trimestre ottobre- dicembre).
Anche l’omonimo distretto della Meccanica strumentale di Bergamo ha messo a segno un aumento del 5,7% delle vendite estere 2017 (+10,8% nel quarto trimestre), frutto perlopiù di buoni risultati sui mercati maturi, a iniziare da Francia, Stati Uniti, Germania e Spagna. Meno dinamiche, invece, le vendite sui nuovi mercati, fatta eccezione per il Messico. In crescita l’export 2017 del Tessile-abbigliamento della Val Seriana, trainato da tessuti in cotone e filati in cotone (a fronte di un calo delle vendite di abbigliamento): +4% su base annua (+1,2% nel quarto trimestre). La spinta maggiore è giunta dal mercato spagnolo, insieme a Stati Uniti, Portogallo, Germania, Svizzera e Francia. Accelerano le esportazioni del Legno e arredamento della Brianza nel quarto trimestre 2017 (+6,2%), spingendo la performance annua verso un +3,8%. Determinante il contributo della Cina, nel realizzare questo risultato, dove le vendite si sono mantenute in crescita a due cifre durante tutto l’arco dell’anno. Di rilievo anche la performance di vendita in Francia e Stati Uniti.
Una dinamica simile, con una crescita più sostenuta nella fase terminale dell’anno, ha caratterizzato anche le esportazioni dell’Abbigliamento e calzature della Bassa Bresciana (+3,4% nel complesso del 2017, +12,7% nel trimestre ottobre-dicembre). Una forte spinta alle vendite distrettuali è giunta da Germania, Francia, Slovacchia, Corea, Regno Unito, Cina e Federazione russa. Dal punto di vista merceologico, è la maglieria esterna ad aver agito da traino. Positivi, benché circoscritti al quarto trimestre, anche i risultati di export di abbigliamento. L’aumento delle esportazioni del Lattiero- caseario della Lombardia sud-orientale (+3,2% nel 2017, +1,9% nel quarto trimestre) è invece da ricondursi, principalmente, al contributo dei Paesi Bassi, al quale si sommano quelli di Stati Uniti, Germania e Spagna. Anche il distretto della Meccanica strumentale di Varese si è distinto per crescita dell’export nel 2017 (+2,3% nel complesso dell’anno, +1,4% nel quarto trimestre). Tuttavia, lo spaccato merceologico restituisce un quadro eterogeneo: in crescita su base annua le vendite di macchine tessili e per materie plastiche, nonostante il calo del quarto trimestre; in accelerazione le vendite di macchine utensili, nel trimestre ottobre-dicembre, nonostante un risultato complessivamente negativo su base annua. Il traino maggiore è giunto da Federazione russa, Pakistan e Canada. Di rilievo anche il risultato di export in Cina. L’altro distretto varesino degli Articoli in gomma e materie plastiche, invece, ha chiuso il 2017 con esportazioni sostanzialmente allineate a quelle del 2016. Il calo delle vendite nel primo mercato di sbocco, la Francia, è andato ad annullare la crescita delle esportazioni su altri primari mercati, come Spagna, Cina, Regno Unito, Stati Uniti e Paesi Bassi.