Prosegue il calo della pubblicità sulla carta stampata: nei primi due mesi 2018 il calo è del 9,4%

0
995
Libertà di stampa Qualità dell’informazione crisi dell'editoria monopilio

Si aggrava la raccolta delle inserzioni aggravando il già fortemente risultato negativo del 2017. Cresce invece la pubblicità digitale, anche sui canali on line della stampa tradizionale.

Gli investimenti pubblicitari sulla carta stampata continuano inesorabilmente a calare, proseguendo anche a gennaio e a febbraio 2018 l’andamento che ha contraddistinto il 2017, nonostante gli interventi a sostegno della pubblicità con la defiscalizzazione fino al 90% della spesa sostenuta.

Secondo l’Osservatorio Stampa FCP (Federazione Concessionarie Pubblicità) nel periodo gennaio-febbraio 2018 un calo del 9,4% nella raccolta pubblicitaria in raffronto ad un 2017 che già aveva confermato il calo registrato anche negli anni precedenti.

I quotidiani di carta nel loro complesso hanno registrato un andamento negativo sia a fatturato (-8,5%) che a spazio (-2,6%). Le singole tipologie hanno segnato rispettivamente: -12,9% a fatturato e -3,5% a spazio per la Commerciale nazionale; -3,7% a fatturato e -1,7% a spazio per la Locale; -15,2% a fatturato e -2,3% a spazio per la tipologia Legale; +5,5% a fatturato e -3,4% a spazio per la Finanziaria; -6,6% a fatturato e -17,0% a spazio per la Classificata.

Ancora più forte la crisi fatta registrare dai periodici che hanno totalizzato un calo sia a fatturato del -11,3% che a spazio del -5,3%, mentre i settimanali hanno sofferto un andamento negativo a fatturato del -2,1% e positivo a spazio del +2,4%. Malissimo i mensili, che hanno maturato un calo a fatturato -15,3% e a spazio -9,0%. Le altre periodicità della carta hanno registrato -68,4% a fatturato e -48,5% a spazio.

Da registrare il doppio binario degli investimenti, a parità di Testata: se l’edizione a stampa ha fatto registrare cali spesso consistenti, la versione digitale ha spesso ottenuto consistenti crescite, a testimonianza di come la comunicazione digitale, specie quella di qualità, sia sempre più attraente sia per i lettori che per gli investitori pubblicitari.