Presentato alle forze politiche il documento “5 anni con l’Italia al centro” con le proposte per la prossima legislatura. Dal fisco al Mezzogiorno, dal lavoro all’internazionalizzazione, dalla sanità al turismo, allo sport e tempo libero. Ferrara: «al Paese serve una cura choc, l’Italia deve recuperare circa 13 punti di competitività rispetto agli altri paesi dell’area euro»
Unimpresa ha presentato a Roma il proprio appello al mondo della politica in occasione delle elezioni del prossimo 4 marzo, dove i vari partiti stanno promettendo tutto e il suo contrario annunciando miliardi di spese che materialmente non esistono se non incrementando ulteriormente il già enorme debito pubblico.
Una vera e propria rivoluzione del fisco: tre sole aliquote per l’imposta sui redditi delle persone fisiche; l’Iva tagliata al 19% in linea con le medie europee; “flat tax” per le aziende al 20% con prelievi più bassi, al 3% e al 5%, per chi fattura fino a 300.000 euro con lavoratori assunti, rispettivamente, a tempo indeterminato o a tempo determinato.
Un pacchetto d’idee nel campo del lavoro, con una proposta di riforma della contrattazione collettiva, volta a dare più peso al secondo livello, legata a una revisione delle regole sulla rappresentanza e del Cnel; e poi sviluppo del welfare aziendale anche con incentivi per l’aggregazione d’imprese. Maggiore collaborazione tra pubblico e privato nel campo della sanità, con l’obiettivo di ridurre gli sprechi. Rilancio degli investimenti pubblici nel Mezzogiorno con finalità di riequilibrio territoriale. Incrementare l’internazionalizzazione delle piccole e medie imprese attraverso la creazione di sistemi di supporto basati su due pilastri: fiere di settore e incontri business to business.
Scommettere sul turismo, con l’implementazione di piattaforme web centralizzate ovvero portali turistici unici finalizzati a intercettare e valorizzare al massimo soprattutto la domanda di soggiorno in arrivo dall’estero, ottimizzando l’offerta da parte degli operatori italiani. Nell’ambito dello sport, introduzione e avvio di azioni innovative nel sistema scolastico ed economico, capaci di produrre significativi impatti economici, anche in termini di occupazione, attraverso progetti tesi alla partnership con soggetti pubblici e privati.
Questi i punti principali del documento programmatico di Unimpresa “5 anni con l’Italia al centro” contenente le proposte per la prossima legislatura. L’evento è stato aperto dall’intervento del presidente di Unimpresa, Giovanna Ferrara, cui ha fatto seguito il saluto del segretario generale di Confintesa, Francesco Prudenzano. «Il Paese ha bisogno di una cura choc per ripartire e per crescere in maniera soddisfacente. Non sprecate i prossimi 5 anni – è l’appello rivolto da Ferrara alle forze politiche -. Nonostante la recessione sia tecnicamente superata il prodotto interno lordo cresce a un ritmo troppo basso, non soddisfacente: l’Italia deve recuperare circa 13 punti di competitività rispetto agli altri paesi dell’area euro. Come osservato dalla Banca d’Italia, il pil del nostro Paese è ancora inferiore del 6% rispetto a quello del 2008, mentre quello dell’Eurozona, in media, è superiore del 7%».
I lavori sono proseguiti con le relazioni di Claudio Pucci (vicepresidente di Unimpresa con delega al fisco), Giancarlo Bergamo (responsabile del Dipartimento lavoro e welfare), Ivan Sciarretta (consigliere nazionale Unimpresa con delega alla sanità), Adriano Giannola (presidente Svimez), Mario Ciardiello (responsabile Dipartimento estero Unimpresa), Salvatore Bulgarella (esperto internazionale di strategie e sviluppo del territorio) Dario Tozzi (vicepresidente Unimpresa con delega allo sport).
Subito dopo l’illustrazione dei dettagli delle proposte di Unimpresa, la parola è passata ai rappresentanti delle forze politiche e ad altri ospiti. Sul palco si sono alternati Ettore Rosato (capogruppo del Partito democratico alla Camera dei deputati), Guido Guidesi (deputato Lega, membro commissione Bilancio Camera dei deputati), Mario Baccini (presidente Ente nazionale Microcredito).