L’innovazione nei trasporti ferroviari passa da Treviso con un nuovo approccio alla lievitazione magnetica

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Iniziativa della Girotto Brevetti di Spresiano che in collaborazione con la start up pisana Ales Tech ha brevettato il sistema “IronLev” per il cui funzionamento necessita di pochissima energia utilizzabile anche sulle tratte già esistenti

ironlev modellino lievitazione magnetica ferroviaIl futuro della mobilità su rotaia potrebbe presto approdare a carrozze che viaggiano su campi magnetici evitando attriti e dispersioni dovute al rotolamento, in modo sostanzialmente silenzioso e, soprattutto, non richiederebbero ulteriore energia per “sollevare” i convogli rispetto alle guide, come avviene ora in paesi come il Giappone o la Germania.

La novità tecnologica è stata presentata a Spresiano (Treviso), nella sede di una società che si occupa di innovazione tecnologica, la Girotto Brevetti operativa in ambito di sviluppo  meccatronico da oltre 10 anni, che ha creato il sistema “IronLev”, grazie ad una joint venture con la start up Ales Tech, start-up nata nella Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa (coinvolta nel progetto avveniristico Hyperloop). 

Due le principali innovazione: la prima è che i convogli potrebbero viaggiare sule linee esistenti senza alcun investimento infrastrutturale; la seconda è che si riducono drasticamente i consumi energetici per vare viaggiare i treni grazie alla particolare conformazione a “U” capovolto dei magneti inseriti nei pattini del carrello ferroviario che “abbracciano” i binari, consentendo il mantenimento in linea dei convogli in modo autoportante senza bisogno di immettere elettricità nel sistema, i quali viaggerebbero silenziosi e senza attriti a velocità decisamente superiori (teoricamente fino a 1.000 km/h) a quelle ora concessi dalle normali tecnologie rotabili.

A condizioni medie di regime, hanno spiegato gli sviluppatori del brevetto, il risparmio energetico potrebbe raggiungere il 30% e la tecnologia può essere facilmente adattata a tutti i sistemi, oltre a quello ferroviario, in cui siano previste masse che si spostano su rotaie. «Fino ad oggi – hanno aggiunto i responsabili del progetto – ci siamo sostenuti esclusivamente grazie a finanziamenti derivanti dalle nostre aziende. Abbiamo tuttavia manifestazioni di interesse da parte di operatori ferroviari sia italiani sia internazionali». 

Pensato inizialmente per il settore ferroviario, IronLev può essere applicato però anche al mondo dell’intrattenimento (monorotaie, montagne russe, impianti di risalita), all’automazione industriale, fino ad arrivare a parcheggi automatici, ascensori e nuovi mezzi di trasporto. Prossimo passo consiste nella realizzazione di un sistema completo di vagone a levitazione “IronLev”.