«Lo studio mette in evidenza effetti su salute»
Il centro di ricerca sul cancro dell’Istituto Ramazzini di Bologna ha scritto al ministro delle Politiche agricole, Maurizio Martina, per chiedere che l’Italia freni in sede Ue sulle autorizzazioni per il Glifosato, il pesticida più diffuso, allegando uno studio che «mette in evidenza effetti sulla salute», parte di un complesso lavoro a lungo termine.
«Il nostro studio pilota – scrive nella lettera la direttrice del Centro di ricerca sul cancro “Cesare Maltoni” dell’Istituto Ramazzini di Bologna, Fiorella Belpoggi – (…) non chiarisce le incertezze relative alla cancerogenicità del Glifosato/Roundup sollevate dalle diverse Agenzie (Iarc, Efsa, Echa), ma sicuramente mette in evidenza effetti sulla salute altrettanto gravi, che potrebbero manifestarsi anche con patologie oncologiche a lungo termine, con un impatto notevole in termini di salute pubblica in quanto colpiscono la fascia di età infantile e adolescenziale e, per la diffusione planetaria di questo erbicida, potrebbero affliggere un numero enorme di persone».
Queste le parole della dottoressa Belpoggi. Sul Glifosato il 5 ottobre la Commissione europea è chiamata a decidere e gli Stati membri dovranno stabilire se rinnovare o meno per 10 anni la licenza europea. Belpoggi suggerisce di «chiedere all’Europa di autorizzare l’uso del Glifosato per non più di 5 anni (come ha appena fatto la Francia). Fra 5 anni avremo i risultati del nostro studio a lungo termine», che «chiarirà la sussistenza dei possibili pericoli» e «se le patologie precoci riscontrate siano correlabili a lungo termine a patologie gravi come il cancro» o, «in caso di risultati negativi, di sciogliere tutte le incertezze, le discussioni e le polemiche attorno a questo composto».
Uno studio a lungo termine pianificato nel 2015 e al quale l’Istituto lavora con partner l’ Università di Bologna (Facoltà di agraria, veterinaria e biostatistica), l’Istituto Tumori di Genova, l’Istituto Superiore di Sanità, la Mount Sinai School of Medicine di New York con Grant NIH/USA, la George Washington University di Washington.
Certo, prudenza vorrebbe che gli interessi economici delle grandi multinazionali non avessero la meglio sulla sicurezza della salute, consigliando una moratoria generalizzata all’impiego del Glifosato, almeno fintanto che non ne sarà dimostrata senza incertezze effetti sulla salute.