Fontaniva (Padova). È stata la sezione specializzata in materia di impresa del Tribunale di Venezia a dare ragione ad Elite srl contro alcuni rivenditori, confermando il provvedimento cautelare di inibizione della commercializzazione del portaborracce contraffatto.
Elite srl è stata assistita dall’avvocato Gianluca Carobene dello studio legale padovano Carobene&Partners.
Era stata Elite ad accorgersi, la scorsa primavera, che alcuni rivenditori di articoli per il ciclismo reclamizzavano sui propri siti web un portaborracce contraffatto del proprio prodotto Leggero Carbon Fiber, che “riprendendo tutte le caratteristiche esteriori dei modelli di Elite dotate di inefficacia individualizzata – si legge nel provvedimento – ne costituisce, oltre che contraffazione, imitazione servile.”
Il Tribunale veneziano delle imprese, dopo aver concesso un provvedimento cautelare nel giugno 2016, nell’ottobre dello stesso anno ha emesso l’ordinanza di conferma del provvedimento, anche in considerazione del fatto che “al di là del numero delle portaboracce effettivamente vendute, la commercializzazione delle stesse – continua il provvedimento – potrebbe creare ad Elite un danno all’immagine difficilmente quantificabile a posteriori (all’esito del giudizio di merito), anche legato alla “diluizione” delle privative azionate e di conseguenza verosimilmente irreparabile, oltre che uno sviamento della clientela.
Il portaboracce Leggero Carbon Fiber di Elite è un modello depositato unico ed inimitabile per design. Particolarmente ambito dai ciclisti per la sua estrema leggerezza, è fornito anche ad alcuni ciclisti professionisti di diversi team del Giro d’Italia, di cui Elite è fornitore ufficiale, tra cui Esteban Chavez e Chris Froome.
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