Padova. La rimozione delle sanzioni verso l’Iran del gennaio 2016 sta comportando un progressivo ritorno del Paese al libero scambio del commercio e degli investimenti con l’estero, cosi la Banca Mondiale prevede per l’Iran una crescita economica del +5,8% nel 2016 e del +6,7% nel 2017. Prospettive di crescita che potranno determinare un incremento dell’export italiano nel Paese di quasi 3 miliardi di euro nei prossimi 4 anni e un aumento significativo degli investimenti.
Per analizzare opportunità e propettive Mercoledì 21 settembre 2016 alle ore 17.00 presso Villa Italia – Sala Scuderie Via Sergio Fraccalanza, 51, Padova, si terrà l’appuntamento “Iran: prospettive commerciali e strumenti” organizzato da Bper Banca e Studio Terrin&Associati di Padova.
«Oggi l’Iran – spiega l’avvocato Simone Furiane, partner dello Studio Terrin&Associati – dopo la rimozione delle sanzioni è diventato un paese molto interessante, anche dal punto di vista economico, specie per le imprese italiane che possono contare su rapporti consolidati con il mondo imprenditoriale iraniano, mai interrotti. Per questo motivo l’Italia ed i nostri imprenditori hanno delle grandi opportunità da cogliere in Iran, dove i nostri prodotti sono apprezzati, ma per farlo devono “andare preparati”, con l’assistenza di consulenti esperti che possono suggerire soluzioni adeguate e personalizzate, e con un buon partner finanziario come BPER.»
L’Iran, con una popolazione di quasi 80 milioni di persone, è la seconda economia, dopo l’Arabia Saudita, nella regione del Medio oriente e Nord Africa (area MENA).
«Oltre ad non essere previste norme anti-elusive, quale quella su CFC e transfer pricing – aggiunge l’avvocato e commercialista Fabio Gallio, partner dello Studio Terrin&Associati – sono state introdotte numerose agevolazioni, anche di natura tributaria, che permetteranno di attirare ingenti investimenti stranieri. Infatti, è prevista un’aliquota di imposta per le società del 25%, ma, a causa di numerose esenzioni che riducono fino (quasi) ad azzerare il reddito imponibile, questa si può ridurre notevolmente. Incentivi, in particolare, sono previsti per determinati settori (agricoltura, industria ed estrazione, educazione, turismo, cultura ecc.) ed in determinate zone (ad esempio, nelle c.d. Free Zone), dove i redditi vengono totalmente azzerati anche per numerosi periodi di imposta (20 anni). Non sono da sottovalutare l’assenza di ritenute sui dividendi pagati ai soci ed una tassazione che varia dal 5% al 7,5% sui redditi prodotti da società estere per l’incasso di royalties. Inoltre è quanto mai necessario che entri in vigore la convenzione contro le doppie imposizioni stipulata nel 2005 tra Italia ed Iran, affinchè gli imprenditori italiani non siano svantaggiati rispetto ai propri concorrenti esteri.»
All’incontro, moderato Simone Furian dello Studio Terrin&Associati, dopo i saluti di Giancarlo Guazzini della direzione territoriale Lombardia e Triveneto di BPER Banca, interverranno:
Fabio Bassan, partner Studio VBL di Roma, su “Il sistema legale in Iran”;
Luca Miraglia, managing director di Quarkup Group su “Peculiarità e potenzialità del “fare business in Iran”;
Nicola Giorgi, direzione mercati di BPER Banca – mercati Internazionali, su “Iran: il supporto finanziario”;
Paolo Menegardi, Ufficio Sace di Mestre, su “L’esperienza e la politica operativa di Sace in Iran”;
Fabio Gallio, partner Studio Terrin&Associati, su “Aspetti tributari negli investimenti in Iran” .
Sarà un’occasione per le imprese ed i professionisti per approfondire i temi legati allo sviluppo di opportunità commerciali e produttive in Iran, ed analizzare i punti di attenzione di questo importante mercato asiatico.