Gradimento dei sindaci, in vetta gli amministratori del NordEst

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luigi brugnaro sindaco venezia
La tradizionale classifica de Il Sole 24 ore pone al secondo posto il sindaco di Venezia Brugnaro e di Padova Bitonci

 

luigi brugnaro sindaco veneziaCresce da parte dei cittadini il consenso verso i sindaci della propria città, specie dopo l’elezione del 2015 che ha portato al rinnovamento di molti amministratori di medie e grandi città. Secondo la consueta indagine condotta da “Il Sole 24 Ore”, sul podio finiscono due amministratori espressione di liste civiche di ispirazione del centro destra e uno del centro sinistra, rispettivamente Paolo Perrone (primo, Lecce), Luigi Brugnaro (secondo, Venezia) e Matteo Ricci (terzo, Pesaro).

Secondo la ricerca del quotidiano economico, il gradimento dei sindaci appare in crescita: dopo la prima, piccola risalita nel consenso medio registrata dalla scorsa edizione del “Governance poll”, che ha segnato l’inversione di tendenza dopo anni di magra, la nuova tornata del sondaggio che misura il consenso riservato dai cittadini a chi guida il loro comune mostra un netto balzo in avanti: in media, il 54,8% degli elettori ha risposto positivamente alla domanda posta dai ricercatori di Ipr marketing sulla disponibilità a rivotare chi oggi guida la loro città, con un aumento dell’1,4%. Aumento che riguarda quasi esclusivamente i nuovi eletti nel 2015, perché per coloro che erano già in carica il gradimento medio scende dell’1,2% rispetto all’anno scorso.

Per la prima volta, il centrodestra riesce a piazzare per la prima volta due suoi uomini ai vertici di una classifica solitamente trainata dal centrosinistra, anche se sotto le spoglie di liste civiche. In testa spunta Paolo Perrone, che guida Lecce dal 2007 e negli ultimi anni aveva collezionato ottimi piazzamenti in graduatoria senza però raggiungere il podio, di cui ora occupa il primo gradino, migliorando di due punti il risultato dello scorso anno. Appena sotto Perrone, non ancora cinquantenne ma sindaco di lungo corso e vicepresidente dell’Associazione nazionale dei Comuni, si piazza invece un outsider come Luigi Brugnaro, eletto sindaco di Venezia nel giugno scorso, imprenditore (fondatore dell’agenzia di lavoro Umana) e presidente della squadra di basket Reyer Venezia. 

Al terzo posto Matteo Ricci, classe 1974, sindaco di Pesaro dopo un’esperienza alla guida della Provincia e oggi vicepresidente del Pd e dell’Anci. Guardando agli amministratori del NordEst, di rilievo la prestazione del sindaco di Padova (sesto assoluto a pari merito con Firenze e Lucca), il leghista Massimo Bitonci, già sindaco di Cittadella e capogruppo al Senato per il Carroccio prima di vincere a Padova che, assieme a Brugnaro, si pone ai vertici della classifica dei sindaci che hanno maggiormente accresciuto il loro consenso dal giorno dell’elezione: evidentemente, il cambio di direzione imposto alle rispettive amministrazioni dopo decenni di guida del centro sinistra che hanno portato allo sfascio l’amministrazione pubblica e fatto precipitare la qualità della vita cittadina, ha fatto premio sul giudizio degli elettori che hanno visto tangibili miglioramenti.

«Grazie a tutti i cittadini per la fiducia e l’aiuto» scrive in un tweet il sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro, commentando i risultati del il sondaggio Ipr Marketing per il Sole24ore. «La gente vuole cose concrete, vuole sentire coerenza – continua Brugnaro -. Se tu dici che vuoi fare delle cose la gente ti vota e poi si aspetta che tu le faccia», sottolineando come il risultato «è frutto del lavoro di tante persone. Spero che possa convincere molti a partecipare al progetto che io chiamo di rilancio civico delle città di Venezia», comprendendo le diverse realtà territoriali che compongono il comune di Venezia. 

Brugnaro ha quindi ricordato lo stato particolarmente difficile sul piano finanziario della città lagunare: «per troppo tempo ha vissuto di debiti. Abbiamo trovato montagne di debiti. Assieme, con umiltà e pazienza, grazie all’aiuto di tante persone stiamo dipanando la matassa. Importante è costruire una vitalità alla città senza indebitarla». Il sindaco non ha risparmiato una punta polemica nei confronti di alcuni che «hanno governato la città per 20 anni e hanno il coraggio di dire che le cose andrebbero fatte meglio. Non c’è limite alla vergogna».