Le donne italiane e l’orgasmo

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Sondaggio Ifop in occasione della giornata mondiale dell’orgasmo del 21 dicembre

 

InfograficaQuante italiane hanno difficoltà a raggiungere l’orgasmo con il proprio partner? Quali sono le pratiche o le posizioni sessuali che possono agevolare maggiormente il raggiungimento del piacere? Qual è l’impatto di queste difficoltà sulla vita di coppia? Le italiane soffrono di più rispetto alle donne di paesi analoghi in Europa (come Spagna, Francia) o Nord America (Stati Uniti, Canada)?

In occasione della “Giornata mondiale dell’orgasmo” organizzata il 21 dicembre, il sito di CAM4.com ha chiesto a Ifop di condurre un sondaggio su larga scala su un campione di 8.000 donne per fare il punto su una questione – i freni e le fonti del piacere femminile – ampiamente trascurata dai grandi sondaggi sulla sessualità, nonostante essa rappresenti una delle questioni fondamentali della sessuologia contemporanea. A partire dall’esplosione dell’AIDS, la diffusione di una visione epidemiologica delle pratiche sessuali non ha certamente favorito la valutazione dell’efficacia dei comportamenti sessuali visti secondo una prospettiva che pur tuttavia costituisce uno degli obiettivi portanti della sessualità umana: la ricerca del piacere e il raggiungimento dell’orgasmo.

Questo studio, ricco di sorprese e insegnamenti, è stato condotto in Italia, coinvolgendo un campione di un migliaio di donne italiane, per mettere in luce le difficoltà incontrate dalle donne nel raggiungere l’orgasmo, i diversi modi per raggiungere il piacere ma anche le fantasie delle donne, in particolare sul web.

Secondo François Kraus, direttore di studi all’Ifop, «se una gran parte del pubblico femminile soffre alquanto regolarmente di anorgasmia (assenza d’orgasmo), tale situazione non è dovuta soltanto a una mancanza di esperienza personale, a una vita sessuale poco intensa o a condizioni fisiche o psicologiche (quali stress, sovrappeso, relazioni instabili, etc.) sfavorevoli al raggiungimento dell’orgasmo nella donna. I risultati di questo sondaggio mostrano altresì che le tecniche che consentono alla donna di raggiungere il piacere con maggiore facilità non costituiscono ancora in misura sufficiente parte integrante della sessualità di coppia». Per Kraus «se da un lato la diversificazione del repertorio sessuale è probabilmente legata all’interesse rivolto da sessuologi, psicologi e riviste femminili alle pratiche e alle posizioni sessuali, dall’altro il confronto tra le tecniche più frequenti e quelle più efficaci mostra che la prevalenza delle posizioni praticate non è sempre correlata con la loro efficacia. Certamente, sono molte le italiane che raggiungono l’orgasmo senza stimolazione clitoridea o in posizioni in cui l’uomo è attivo e la donna passiva (es. missionario, pecorino, la bicicletta, etc.). Ma si osserva che queste posizioni sono spesso praticate con maggiore regolarità rispetto alle tecniche più suscettibili di agevolare l’orgasmo femminile».

Il raggiungimento dell’orgasmo femminile «sembra dunque essere frenato da una sessualità di coppia ancora troppo “fallocentrica” o in una certa misura restia a una “inversione” dei ruoli – sottolinea Kraus -. Una constatazione che riprende le tesi secondo cui le posizioni adottate s’iscrivono spesso in giochi nei quali viene inscenata una dominazione più che una comunicazione equilibrata tra i sessi, in cui i copioni intrapsichici (fantasie) degli uomini non sono sempre adeguati a scenari nei quali sia prevista una certa passività maschile durante l’atto sessuale».

Secondo l’indagine di Ifop, la posizione più gettonata rimane quella del missionario, seguita quella del cavallo a dondolo e, infine, da quella del missionario al contrario.Dettaglio risultati ricerca IFOP 38