La metodica consente il recupero e riutilizzo di basamenti e testate altrimenti destinati allo smaltimento con costi e ricadute negative sull’ambiente
Ford ha sviluppato un innovativo processo di rigenerazione dei motori usati che permette loro di venire riutilizzati anziché essere destinati allo smaltimento. La tecnica è basata sull’applicazione termica, tramite spray al plasma, di un rivestimento che riporta le superfici dei blocchi dei cilindri alle condizioni di fabbrica, favorendo il riutilizzo dei materiali e risparmiando la metà delle emissioni di CO2 rispetto alla produzione di una nuova unità.
«Abbiamo sviluppato questo processo, inizialmente, per modelli ad alte prestazioni destinati alla pista come la Ford Mustang Shelby 350R, per rigenerare motori destinati ad applicazioni estreme che altrimenti avrebbero dovuto terminare la propria vita utile – ha dichiarato Andreas Schamel, Direttore Global Powertrain Research & Advanced Engineering, di Ford -. Si tratta di uno dei molteplici esempi che testimoniano l’impegno di Ford nella riduzione, su più fronti, della propria impronta ambientale».
Il processo termico di spray al plasma è una delle tecniche sviluppate presso il Centro di Ricerca Ford di Aachen, in Germania. I motori sono sviluppati per sostenere importanti sollecitazioni per molti anni, e per essere operativi attraverso centinaia di migliaia di chilometri in ogni condizioni di utilizzo. In determinate condizioni, tuttavia, per esempio nelle applicazioni più estreme come quelle sportive, le unità possono essere soggette a rotture o a usura eccessiva che, tradizionalmente, comportano la sostituzione dell’intero blocco. Con la nuova tecnica sviluppata ad Aachen, l’interno del motore viene rigenerato e riportato a condizioni di fabbrica tramite l’applicazione di materiale che ne ricostruisce la superficie mentre normalmente, la rigenerazione di un blocco motore ha costi elevati, richiede tempo, energia e prevede la sostituzione e una complessa lavorazione di molti componenti.