A Padova il congresso nazionale Giovani Avvocati

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Padova. La delegazione locale di Aiga si prepara ad accogliere il 23°congresso nazionale di Aiga, l’Associazione Italiana Giovani Avvocati. La città ospiterà l’appuntamento dal 22 al 25 ottobre: quattro giorni fitti di appuntamenti in cui si metteranno a fuoco le sfide che attendono la giovane avvocatura di oggi e di domani. E che culmineranno nell’elezione, domenica 25, del nuovo presidente nazionale di Aiga.

Il Congresso Aiga 2015 mette al centro “La Libertà del Cambiamento”, titolo scelto per l’assise. Quattro sessioni scandiranno i lavori congressuali, ospitati inquattro prestigiose sedi nel centro storico della città: il Museo Diocesano,l’Aula Magna dell’Università, l’Orto Botanico e il Centro Culturale San Gaetano.

Nel pomeriggio di venerdì 23 l’intervento più atteso, quello del Ministro della Giustizia Andrea Orlando, all’interno della sessione “Una nuova politica per il sistema giustizia” dedicata al confronto con la politica e il Governo, a partire dai temi degli sviluppi del Processo Civile Telematico, della riforma della professione, del rapporto fra Tribunali e Università.”

La sessione di apertura, nella mattinata di venerdì, è declinata invece sul tema “Avvocatura nella società civile: tra apparenza e realtà”, dedicata al ruolo che l’avvocatura può giocare in una funzione di servizio alla società, per esempio in relazione al Terzo Settore.

Si passa a sabato 24 con la sessione mattutina su “I giovani professionisti e la scelta di cambiare”: una tavola rotonda con le altre associazioni di categoria con cui Aiga ha nell’ultimo biennio stretto un patto d’azione costruendo la Federazione Giovani Professionisti (FGP) che comprende i giovani commercialisti di UNGDCEC e i giovani notai rappresentati da ASIGN.

La sessione del sabato pomeriggio sarà invece un grande viaggio in quanto è stato fatto dalla giunta uscente: “728 giorni #senzasosta: AIGA2013-2015” il titolo del dibattito in cui i componenti della giunta prenderanno la parola per spiegare i temi caldi e gli obiettivi raggiunti:dalla riforma dell’accesso alla professione a quella del corso universitario di Giurisprudenza, dall’apertura a nuove forme di lavoro per i giovani legali come le società di capitali e gli studi multidisciplinari, fino alla sfida dell’Avvocato Europeo, con l’armonizzazione delle normative che regolano la professione nell’Unione. Nel corso del pomeriggio è previsto il discorso di fine mandato della presidente Nicoletta Giorgi. Poi si passerà alla discussione e votazione delle mozioni congressuali.
Domenica infine i delegati voteranno il nuovo presidente che guiderà l’associazione per i prossimi due anni.

«Risvegliare il senso critico della giovane avvocatura». Per Nicoletta Giorgi, presidente uscente di Aiga, è questo in estrema sintesi il senso del lavoro lungo due anni che ha visto Aiga diventare attrice protagonista nel dibattito sui temi della professione.

«Un’avvocatura – afferma Nicoletta Giorgi – che vuole dare il proprio contributo per riacquistare un prestigio sociale perduto ma che allo stesso tempo guarda ancora con troppo sospetto al cambiamento. È in questa fase di accompagnamento al “nuovo” che Aiga deve risvegliare il senso critico della giovane avvocatura, con il coraggio e la responsabilità che l’ha portata ad intraprendere le battaglie per la riforma del percorso di Giurisprudenza, per una maggiore qualità della formazione e per l’introduzione del numero programmato, e per il riconoscimento di nuove forme di collaborazione, per introdurre la società di capitali, esclusa alla fine degli anni Trenta dalle leggi del tempo».