Notai Triveneto: registri immobiliari e societari meno sicuri con la deregulation

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Padova. Si è tenuta sabato 9 maggio presso la Sala Congressi della Cassa di Risparmio del Veneto in Sarmeola di Rubano, nell’ambito del convegno organizzato dal Comitato Interregionale dei Consigli Notarili delle Tre Venezie, la tavola rotonda in tema di “D.D.L. sulla concorrenza 2015: servizi professionali, impresa e mercato” alla presenza di oltre 400 notai provenienti non solo dal Triveneto.

Dopo i saluti di Luca Zaia, presidente della Regione del Veneto, che ha riconosciuto la funzione notarile come fondamentale per la certezza delle transazioni, evidenziando come “è corretto che il mercato regoli il mercato, ma non dobbiamo correre verso una deregulation senza senso da parte del Governo, l’intervento di Vito Guglielmi, presidente Comitato Triveneto, secondo cui “in tutti i settori economici è importante attuare le semplificazioni per aumentare la competitività del Paese, ma questo non può avvenire a discapito della certezza e della sicurezza delle transazioni, soprattutto nel settore immobiliare”. Transazioni che nel 2014 in Italia sono state quasi 38 mila per gli immobili ad uso artigianale, commerciale, industriale, direzionale, rurale, di cui oltre 5 mila solo nelle Tre Venezie ( 755 in Trentino Alto Adige, 3400 in Veneto, 960 in Friuli Venezia Giulia), senza contare le migliaia di cantine, box auto e garages.

“Quella dei notai contro il disegno di legge non è una battaglia sui numeri – Ha osservato Maurizio D’Errico, presidente del Consiglio Nazionale del Notariato – ma una battaglia per difendere un sistema che oggi è sicuro, soprattutto per i soggetti più deboli, perché ci sono i notai che hanno un ruolo di terzietà rispetto alle parti che compravendono l’immobile. Non si tratta di una contrapposizione tra notai ed avvocati, si tratta del trasferimento da un sistema che funziona secondo certe regole collaudate e sicure, ad un sistema con regole diverse, anche in relazione sia alla responsabilità del professionista sia al pagamento delle imposte per conto dello Stato, perché i notai funzionano in un sistema collaudato in cui rappresentano lo Stato. Per questo motivo non è una vera forma di allargamento della concorrenza a favore dei cittadini, ma è una concorrenza impari, tra sistemi differenti.”

Dello stesso avviso anche Antonio Longo, presidente nazionale del Movimento dei Consumatori che ha espresso perplessità per l’articolo 28 del D.D.L. sulla concorrenza perché “togliere ai notai l’esclusiva competenza nei trasferimento della proprietà immobiliare significa scardinare un sistema di certezze e sicurezze, togliendo quindi tutela ai cittadini proprietari di immobili.”

“Esiste un dialogo aperto tra sistema imprese e notariato – ha ribadito Alberto Baban vice presidente Confindustria e presidente Piccola Industria – per trovare soluzioni praticabili perché le imprese lavorano in un perimetro in continua modificazione. Siamo un Paese che è in ritardo su tutto ed abbiamo la necessità di accelerare nei cambiamenti veri, perché oggi le imprese italiane non riescono ad essere competitive, se si aggrava la scarsa competitività con un eccesso di burocrazia, significa che l’impresa non riuscirà più a stare sul mercato ed in questo caso non ci sarà più un’altra che la potrà sostituire.”

Il D.D.L. sulla concorrenza prevede che per il trasferimento della proprietà di beni immobili adibiti ad uso non abitativo di valore catastale entro i 100.000 euro, non sarà più necessario solo l’atto pubblico redatto dal notaio, ma sarà possibile anche attraverso una scrittura privata autenticata da un avvocato abilitato al patrocinio e munito di polizza assicurativa pari almeno al valore del bene dichiarato nell’atto.

Se varata, la norma impatterà sul consolidato sistema della certezza dei trasferimenti immobiliari, che attualmente assicura ai cittadini (compratore e venditore) pari garanzie attraverso l’intervento di un’autorità terza ed indipendente (il notaio), nominata e controllata dallo Stato, a cui proprio lo Stato ha affidato il controllo di legalità preventivo per evitare futuri contenziosi.

I controlli effettuati dai notai italiani consentono di avere un livello di contenzioso bassissimo nell’ambito delle transazioni immobiliari: pari allo 0,003% delle transazioni immobiliari stesse.

Alla tavola rotonda, moderata da Debora Rosciani di Radio24, hanno partecipato anche Mario Bertolissi vice presidente del Consiglio di Sorveglianza di Intesa SanPaolo, e Paolo Piccoli, past president del CNN, che nel suo intervento ha fermamente difeso le posizioni del notariato, suscitando un vigoroso applauso da parte di tutti i presenti.

La mattinata si è conclusa con uno sguardo all’internazionalizzazione attraverso la firma del protocollo d’intesa tra Vito Guglielmi presidente del Comitato Interregionale dei Consigli Notarili delle Tre Venezie ed i rappresentanti della Camera dei Notai Pubblici di Oradea ( Romania ), per rafforzare lo scambio transfrontaliero di informazioni giuridiche e le verifiche di documenti, situazioni o fatti inerenti l’attività notarile, a sancire la collaborazione diretta fra notai triveneti e rumeni. Si tratta dell’avvio di un processo volto a rendere più fluidi la costituzione d’imprese e l’interscambio di documenti tra il Triveneto e la Romania.