La cooperativa sale al 6% del capitale della Centrale del latte di Brescia
«La forza della cooperazione ci ha consentito di affrontare a testa alta e senza timori un anno particolarmente difficile, caratterizzato da una grande volatilità dei prezzi e da un clima di forte incertezza, cui si sono per altro aggiunti anche gli effetti dell’imprevisto blocco delle esportazioni verso il mercato russo». Questo il messaggio rivolto dal presidente Germano Pè ai soci della Cooperativa Latte Brescia, riuniti in assemblea a Gussago per l’approvazione del bilancio consuntivo 2014, alla presenza del presidente di Coldiretti Brescia Ettore Prandini, del nuovo direttore Raffaello Betti e del vice-direttore Mauro Belloli.
All’ordine del giorno anche la ratifica dell’acquisto della seconda tranche di quote azionarie della Centrale del Latte di Brescia messe in vendita dal comune. Già approvata nel corso di un’apposita assemblea, l’operazione ha consentito all’Organizzazione di Prodotto di via Dalmazia di arrivare a controllare circa il 6% del capitale sociale della Centrale stessa per un investimento complessivo pari a 1,8 milioni di euro (prima e seconda tranche).
«Siamo convinti di aver compiuto un passo importante nella giusta direzione – spiega Pè -. La Centrale rappresenta un tassello fondamentale del sistema zootecnico bresciano, oltre che un marchio che da sempre valorizza nel modo migliore il lavoro degli allevatori: era inevitabile quindi che anche il settore primario si assumesse le sue responsabilità per fare in modo che questa importante azienda continuasse a rimanere un patrimonio del territorio».
Non è questo del resto l’unico dato importante di un 2014 non facile, ma concluso con un consuntivo che il presidente giudica come ampiamente soddisfacente. Il bilancio prevede infatti la liquidazione ai produttori di un conguaglio pari a 0,43 euro per litro di latte più Iva, per un totale complessivo pari a 0,473 euro. I conferimenti dei 215 soci iscritti (ben 177 quelli presenti in assemblea) sono arrivati a sfiorare quota 1,4 milioni di quintali di materia prima, per un fatturato che si è attestato oltre quota 64 milioni di euro.
«Ritengo che si possa parlare di un risultato positivo e corrispondente alle aspettative – ha affermato Pè -. Soprattutto è importante sottolineare gli aspetti relativi alla qualità delle produzioni dei soci, che anche nello scorso hanno ha messo in evidenza continui miglioramenti consentendo di consolidare e liquidare un prezzo che, considerate le attuali condizioni di mercato, rappresenta sicuramente un motivo di soddisfazione».
Per quanto concerne le prospettive future, il presidente non ha mancato di rimarcare che l’obiettivo di Cooperativa Latte Brescia rimane quello di migliorare costantemente le proprie performance facendo perno sulla necessità di una sinergia più stretta fra i produttori primari.
«Dobbiamo lavorare per rafforzare la nostra struttura, nella convinzione che l’unione delle forze rimane una delle chiavi fondamentali per affrontare le incognite del mercato globalizzato post-quote – ha concluso Pè -. Solo se sapremo fare sistema potremo arrivare a concretizzare risultati economici sempre più importanti e ad un giusto riconoscimento degli sforzi imprenditoriali messi in atto dagli allevatori per salvaguardare l’eccellenza qualitativa e garantire sicurezza ai consumatori. Certo serve anche l’impegno delle istituzioni: in questo senso l’auspicio è che il nuovo Pacchetto Latte attualmente in fase di promulgazione possa rappresentare un sostegno importante in un momento come quello attuale in cui il mercato riconosce prezzi ampiamente sotto costi di produzione. Ma è importante anche lavorare per un’autentica tutela della vera produzione “Made in Italy” a partire dal latte Uht».