Liguria, la nuova composizione del Consiglio regionale

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GENOVA (ITALPRESS) – Alla maggioranza 17 seggi di cui la maggior parte a esponenti civici, all’opposizione 13 pedine col Partito Democratico in netta prevalenza. E’ la nuova geografia del Consiglio regionale della Liguria all’indomani della vittoria di Marco Bucci, candidato del centrodestra e ancora per qualche ora sindaco di Genova, che risulta eletto definitivamente col 48,77% e circa 8.500 voti di scarto sull’ex ministro Andrea Orlando che arriva al 47,36%. Nel centrodestra Fratelli d’Italia conquista cinque seggi: riconfermati il capogruppo Stefano Balleari e l’assessora Simona Ferro, entrano Luca Lombardi e Rocco Invernizzi. Rieletto alla Spezia il presidente del Consiglio uscente Gianmarco Medusei, ex Lega. Al momento esclusa l’ex totiana Lilli Lauro nonostante le 2.726 preferenze, ma potrebbe rientrare se uno dei genovesi finisse in giunta, tenendo conto che Bucci imporrà le dimissioni ai consiglieri cooptati. Tre seggi a testa per le due civiche Vince Liguria e Orgoglio Liguria. Nella prima, che riuniva anche gli “arancioni” rimasti fedeli a Toti, risultano eletti Alessandro Bozzano, Federico Bogliolo e l’assessore genovese Matteo Campora: quest’ultimo seguirà probabilmente il sindaco nella nuova giunta regionale, liberando un seggio per Jessica Nicolini, già portavoce dell’ex governatore.
Clamorosa esclusione per l’assessore uscente Giacomo Giampedrone, tagliato fuori con 3.430 preferenze a causa del meccanismo di assegnazione dei seggi, ma non è da escludere che Bucci possa chiamarlo in squadra. Dalla lista “blu” arrivano invece Giovanni Boitano (non ce la fa Stefano Anzalone, uno dei consiglieri coinvolti nell’inchiesta per voto di scambio), Walter Sorriento e Marco Frascatore. Tre seggi anche per la Lega. Ai primi posti a Genova ci sono l’assessore Alessio Piana e il segretario regionale Edoardo Rixi: il primo potrebbe tornare in giunta, il secondo rimarrà in carica come viceministro delle Infrastrutture, quindi ci sono buone speranze per il terzo classificato Sandro Garibaldi. Nell’Imperiese rieletto Alessandro Piana, presidente ad interim a partire dall’arresto di Toti; dal Savonese arriva l’ex deputata Sara Foscolo. Altri tre seggi spettano a Forza Italia: sono per il coordinatore regionale Carlo Bagnasco (se diventasse assessore scatterebbe il posto per l’uscente Claudio Muzio), l’assessore uscente ex totiano Marco Scajola (dietro di lui c’è Chiara Cerri, altra ex arancione) e l’ex capogruppo della Lista Toti Angelo Vaccarezza che ha vinto il “derby” savonese con Eraldo Ciangherotti.
Il Pd ha perso le elezioni, ma in compenso può piazzare ben otto consiglieri nel prossimo ciclo amministrativo. Nel collegio di Genova oltre 8mila preferenze per il vicepresidente uscente del Consiglio Armando Sanna, poi la sindaca di Rossiglione Katia Piccardo, il presidente del Municipio Valpolcevera Federico Romeo, il capogruppo a Tursi e segretario metropolitano Simone D’Angelo. Escluso per il rotto della cuffia il capogruppo regionale uscente Luca Garibaldi (ma manca ancora una sezione nello scrutinio delle preferenze). Tornano in via Fieschi l’ex sindaco di Ventimiglia Enrico Ioculano, il segretario regionale Davide Natale – che porta con sè dalla Spezia anche Carola Baruzzo – e Roberto Arboscello dal Savonese. Due seggi per Alleanza Verdi Sinistra: rimane fuori Ferruccio Sansa, candidato contro Toti nel 2020, superato dalla “sua” Selena Candia con 4.134 preferenze, ed entra Jan Casella.
Per la Lista Orlando eletto il genovese Gianni Pastorino, riconfermato dopo due mandati sotto l’insegna di Linea Condivisa. E infine il Movimento 5 Stelle, sempre più ridimensionato, che piazza solo il coordinatore genovese Stefano Giordano. Ma c’è ancora una casella da riempire, al momento contrassegnata da un punto interrogativo. E’ quella del deputato Pd Andrea Orlando, consigliere di diritto in quanto candidato presidente sconfitto, che farà valutazioni nei prossimi giorni. Se dovesse rinunciare al posto in Regione il suo seggio verrebbe occupato da qualcun altro, ma al momento è difficile stabilirlo.

– Foto xa8/Italpress –

(ITALPRESS).