Fvg, Fedriga “Soddisfatti per primo ok Camera a reintroduzione Province”

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TRIESTE (ITALPRESS)- “Esprimo soddisfazione per la prima
approvazione, da parte della Camera dei Deputati, della proposta
di legge costituzionale che prevede di reintrodurre le Province
in Friuli Venezia Giulia. Una modifica che, se come auspichiamo
giungerà all’approvazione definitiva, ci consentirà di
intervenire sull’architettura istituzionale della nostra Regione
ripristinando un ente fondamentale nella salvaguardia del
principio di sussidiarietà. Ringrazio i parlamentari di
centrodestra del Friuli Venezia Giulia per l’impegno profuso con
cui hanno contribuito all’ottenimento di questo primo importante
voto favorevole”.
Così il governatore del Friuli Venezia Giulia Massimiliano
Fedriga ha commentato la notizia del primo via libera ottenuto
alla Camera dei deputati per la modifica dello Statuto speciale
della Regione Friuli Venezia Giulia con la reintroduzione di enti
di area vasta (ex Province). Si tratta del primo passaggio
dell’iter costituzionale che prevede che la proposta passi da
ciascuna Camera con due successive deliberazioni ad intervallo
non minore di tre mesi. I voti favorevoli sono stati 150, i
contrari 91, gli astenuti 15.
Il governatore ha ricordato che, a seguito della soppressione
avvenuta nel 2016, il Friuli Venezia Giulia è l’unica Regione
italiana a essere priva delle Province nel proprio ordinamento,
tanto di primo quanto di secondo livello. “Questo ha creato nel
tempo disservizi sul territorio e complicato il compito
dell’Amministrazione regionale – ha sostenuto Fedriga -,
trasformatasi in un ente che, anzichè limitarsi a funzioni
legislative e regolamentari, è gravato da un eccessivo carico di
procedure amministrative”.
Sul tema è intervenuto anche l’assessore regionale alle Autonomie
locali Pierpaolo Roberti, chiarendo come la reintroduzione delle
Province non implichi un aumento dei costi a carico della
collettività. “Stupiscono in tal senso alcune posizioni espresse
oggi durante la discussione alla Camera – ha sostenuto Roberti –
che denotano poca conoscenza dell’ente Provincia e del suo
funzionamento nella nostra Regione autonoma. Chi parla di aumento
dei costi finge di non sapere che le spese legate alle Province
non riguardano la classe politica, bensì le specifiche funzioni
dell’ente. Anzi, è proprio con l’abolizione delle Province e il
trasferimento di molte di queste funzioni alla Regione che i
costi sono aumentati”.
Come ha spiegato ancora l’assessore, “gli attuali Edr
rappresentano un ente dipendente dalla Regione, non titolare di
funzioni proprie. La soluzione definitiva per un’Amministrazione
più vicina al cittadino altra non può essere se non il ritorno
delle Province, con l’elemento dell’elezione diretta a garantire
il rispetto della democrazia. Mi auguro che l’approvazione in
Senato e i successivi passaggi nelle due Camere avvengano nel più
breve tempo possibile”, ha concluso Roberti.

– Foto: Agenzia Fotogramma –

(ITALPRESS).