Tariffe Rc auto: in dieci anni rincarate del 27,9%, doppio della media Ue

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incidente stradale auto camion 1Fogarollo, Carrozzieri: «presentata a Roma proposta di legge per ridurre le tariffe e tutelare i diritti di consumatori e carrozzieri»

Negli ultimi 10 anni, tra marzo 2004 e marzo 2014, in Italia, i prezzi delle assicurazioni sui mezzi di trasporto sono aumentati del 27,9%, più del doppio rispetto al 13,6% di aumento medio registrato in Europa. Per i tedeschi i rincari si sono fermati all’8% e addirittura i francesi hanno speso soltanto il 6,6% in più. A denunciare la corsa delle tariffe Rc auto sono i Carrozzieri di Confartigianato, assieme alle altre organizzazioni di categoria che a nome delle 18.672 imprese artigiane di carrozzeria attive in Italia, hanno presentato una proposta di legge per modificare le norme in materia di Rc auto contenute nel Codice delle assicurazioni private.

«In questi anni – ha sottolineato il presidente nazionale e regionale Veneto dei carrozzieri di Confartigianato, il padovano Silvano Fogarollo – si sono susseguiti tentativi di introdurre norme in materia di Rc auto che avrebbero leso i diritti dei consumatori e alterato le regole della libera concorrenza.

Fogarollo Silvano -  carrozzieri2 1E’ ora di cambiare per ristabilire corretti rapporti tra cittadini, assicurazioni, imprese di riparazione. Chiediamo regole chiare per raggiungere una serie di obiettivi: abbassare le tariffe Rc auto, garantire ai consumatori il diritto di scegliere il carrozziere di fiducia, assicurare libertà di concorrenza nel mercato della riparazione, tutelare la qualità delle riparazioni e la sicurezza della circolazione stradale. Obbiettivi raggiungibili se venisse approvata la nostra proposta di legge, frutto di una ottimo lavoro della commissione interna di Confartigianato appositamente costituita».

Nel dettaglio, la proposta di legge di cui i Carrozzieri sollecitano la presentazione in Parlamento è composta da 5 articoli che puntano a riequilibrare il rapporto tra consumatori, carrozzieri e assicurazioni. Un rapporto oggi fortemente sbilanciato a vantaggio di queste ultime. Le associazioni dei Carrozzieri chiedono che, in caso di incidente, l’assicurato sia libero di scegliere la carrozzeria cui affidare la riparazione che deve essere eseguita nel rispetto della conformità con gli standard dei costruttori. Se l’incidente ha compromesso la sicurezza del veicolo, i carrozzieri chiedono che sia prevista la revisione dell’auto riparata. Altro punto della proposta di legge riguarda l’obbligo della fatturazione di tutti gli interventi riparativi. La fattura deve essere analitica e deve specificare tempi e modalità di riparazione e ricambi utilizzati, anche al fine di poter “tracciare” l’intervento per combattere le frodi assicurative. Inoltre, nella proposta di legge si prevede l’utilizzo pieno della cessione del credito, inteso quale diritto e opportunità previsti dalle leggi vigenti. Con la cessione del credito si permette, inoltre, all’automobilista di ricevere la riparazione in forma specifica, recandosi presso la carrozzeria che ha scelto liberamente, senza esborso anticipato di danaro.

Per difendere la concorrenza nel mercato dell’autoriparazione, la proposta prevede che non sia concesso alcun vantaggio alle carrozzerie convenzionate con le assicurazioni né prevista alcuna penalizzazione per i carrozzieri indipendenti. E, ancora, gli automobilisti dovranno ricevere il risarcimento integrale dei danni subiti, compresi i servizi aggiuntivi e complementari della riparazione quali, ad esempio, il soccorso stradale e l’auto di cortesia durante il periodo della riparazione.

La proposta di legge prevede altresì l’abrogazione della disciplina del risarcimento diretto e del suo Regolamento, in coerenza con la sentenza della Corte costituzionale n. 180/2009 che ne ha decretato la facoltatività e anche in considerazione del suo fallimento in termini di riduzione dei premi assicurativi. Infine, le associazioni dei Carrozzieri chiedono che sia garantita la terzietà e indipendenza del perito assicurativo.

All’iniziativa dei Carrozzieri ha partecipato ancheuna pattuglia di senatori della Lega Nord, partito artefice dell’abrogazione dell’art. 8 del decreto “Destinazione Italia” in sede di conversione. Secondo i parlamentari Sergio Divina, Patrizia Bisinella, Paolo Arrigoni, Silvana Comaroli, Nunziante Consiglio e Raffaela Bellot, «abbiamo dimostrato con i fatti, facendo stralciare l’abominevole art. 8 del decreto di “Destinazione Italia”, chi è dalla parte di cittadini e artigiani. Vi erano contenute le controverse norme che, penalizzavano i carrozzieri e i danneggiati a vantaggio delle compagnie assicurative prevedendo l’obbligo di far riparare l’auto dopo un sinistro solo in quelle convenzionate con le compagnie di assicurazioni. Anche oggi abbiamo ribadito durante l’incontro organizzato da carrozzieri e autoriparatori (CNA e Confartigianato) che siamo dalla loro parte contro gli interessi egemoni delle compagnie assicurative».

Per la pattuglia parlamentare leghista «riteniamo che i prezzi delle assicurazioni debbano abbassarsi, ma non a danno degli artigiani del settore già in difficoltà per la crisi economica. In Italia assicurarsi costa il 30% in più che negli altri paesi (sono i danni alla persona che squilibrano non il costo delle riparazioni) e per ovviare a questo scompenso il governo aveva pensato di accordarsi con le grandi compagnie assicurative: il risultato è stato la creazione di un sistema che provoca enormi danni agli autoriparatori costretti a lavorare a prezzi da fame e obbligati a convenzionarsi per poter sopravvivere. Ci opporremo – ribadiscono i senatori della lega Nord – in qualunque modo a questo scellerato progetto che ammazza questi piccoli artigiani e danneggerebbe in modo irreversibile la libertà di scelta dei cittadini. Ci amareggia l’ipocrisia del Partito Democratico che stamane dava ragione a carrozzieri e autoriparatori, ma poi in aula ha sempre votato con il governo queste scelte assurde. La Lega è dalla parte di chi lavora e produce, ossia carrozzieri e autoriparatori e tuteleremo le loro giuste istanze in difesa del principio del libero mercato contro gli interessi delle lobby delle assicurazioni».