Bortolussi: «in alternativa ai rincari delle tariffe previsti dal 1 ottobre prevedere la diminuzione del carico fiscale che, per entrambi i prodotti, è tra i più alti d’Europa»
L’Italia è in vetta nelle classifiche europee per la tassazione dei prodotti energetici. Non solo carburanti per autotrazione, ma anche per il gas naturale e per l’energia elettrica.
In vista degli aumenti dell’energia elettrica e del gas previsti per il 1 ottobre, la Cgia segnala che il peso delle tasse e degli oneri para fiscali sui prezzi netti di entrambi questi prodotti energetici è tra i più elevati d’Europa e si attesta attorno al 49%. In altre parole, ad ogni euro di consumo di gas e di corrente elettrica che l’utente paga ai fornitori, quasi la metà va in tasse. In ambedue le graduatorie il Belpaese si piazza al 5 posto a livello europeo.
«Alla luce di ciò – segnala il segretario della Cgia Giuseppe Bortolussi – perché a pagare gli effetti della difficile situazione venutasi a creare in Ucraina devono essere le famiglie italiane e non lo Stato, attraverso una riduzione del carico fiscale che è tra i più elevati d’Europa?»
Nella graduatoria riferita al gas naturale, le famiglie più tartassate nell’Unione europea sono quelle danesi: l’incidenza media delle imposte e degli oneri para fiscali sui prezzi netti è al 128,1%. Seguono le famiglie rumene, con l’88,7%, quelle svedesi, con il 77,5%, quelle olandesi, con il 62,9% e, in coda alla “top five”, le italiane, con il 48,6%. L’incidenza media europea si attesta al 28,9%.
Nella classifica dell’energia elettrica, infine, sono sempre le famiglie danesi a “subire” il carico fiscale maggiore: 114,3%. Seguono quelle tedesche, con il 90,2%, quelle portoghesi, con il 75,5%, quelle svedesi,con il 55,3% e, infine, quelle italiane, con il 49,1%. Il dato medio europeo si attesta al 43,8%.
Il prezzo dell’energia è strettamente connesso con la competitività della produzione: alleggerire gli oneri gravanti sui consumi di fonti energetiche portandolo ad un livello medio europeo potrebbe costituire una leva per il rilancio della produttività, della competitività internazionale e dei consumi.
Gas naturale consumatori domestici
Incidenza media delle imposte
e degli oneri para fiscali sui prezzi netti del gas naturale
Nazioni |
% imposte / prezzo netto |
Danimarca |
128,1% |
Romania |
88,7% |
Svezia |
77,5% |
Paesi Bassi |
62,9% |
Italia |
48,6% |
Austria |
35,0% |
Germania |
32,6% |
Slovenia |
32,1% |
Portogallo |
28,3% |
Ungheria |
27,0% |
Belgio |
26,5% |
Estonia |
26,4% |
Grecia |
26,4% |
Lettonia |
25,6% |
Spagna |
25,3% |
Croazia |
25,0% |
Polonia |
23,0% |
Lituania |
21,0% |
Repubblica Ceca |
21,0% |
Irlanda |
20,1% |
Francia |
20,1% |
Slovacchia |
20,0% |
Bulgaria |
20,0% |
Lussemburgo |
10,6% |
Regno Unito |
5,0% |
Unione europea |
28,9% |
Elaborazione: Ufficio Studi CGIA su dati Autorità per l’energia elettrica il gas e il sistema idrico
Oltre alle imposte si sono considerati anche gli oneri parafiscali. L’incidenza media corrisponde alla media delle incidenze delle imposte per ogni fascia di consumo. I dati si riferiscono al 2013. I dati relativi a Cipro, Finlandia e Malta non sono disponibili.
Energia elettrica consumatori domestici
Incidenza media delle imposte e degli oneri para fiscali sui prezzi netti dell’energia elettrica
Nazioni |
% imposte / prezzo netto |
Danimarca |
114,3% |
Germania |
90,2% |
Portogallo |
75,5% |
Svezia |
55,3% |
Italia |
49,1% |
Austria |
48,5% |
Romania |
45,6% |
Grecia |
43,6% |
Francia |
43,2% |
Finlandia |
42,5% |
Slovenia |
40,7% |
Norvegia |
39,5% |
Estonia |
36,3% |
Belgio |
35,8% |
Ungheria |
30,8% |
Polonia |
28,0% |
Spagna |
27,2% |
Croazia |
26,4% |
Slovacchia |
22,7% |
Repubblica Ceca |
22,1% |
Cipro |
21,6% |
Lituania |
21,0% |
Lettonia |
21,0% |
Bulgaria |
19,9% |
Irlanda |
19,5% |
Lussemburgo |
15,0% |
Malta |
5,3% |
Regno Unito |
5,0% |
Unione europea |
43,8% |
Elaborazione: Ufficio Studi CGIA su dati Autorità per l’energia elettrica il gas e il sistema idrico
Oltre alle imposte si sono considerati anche gli oneri parafiscali. L’incidenza media corrisponde alla media delle incidenze delle imposte per ogni fascia di consumo. I dati si riferiscono al 2013.
Elaborato il 30 settembre 2014