Indebitamente delle famiglie italiane: la media è di 19.251 euro

0
398
Indagine della Cgia di Mestre evidenzia come le province del NordEst abbiano un indebitamento mediamente superiore. Trento e Bolzano in testa, Rovigo in coda

Le famiglie italiane sono indebitate per un importo medio pari a 19.251 euro. Complessivamente, i “passivi” accumulati con le banche e gli istituti creditizi ammontano a 496,5 miliardi di euro. I dati sono riferiti al 2013.

A livello territoriale, evidenzia l’Ufficio studi della Cgia di Mestre, le province più “esposte” sono quelle lombarde. Al primo posto troviamo le famiglie residenti nella provincia di Monza-Brianza, con un debito di 27.544 euro; al secondo posto quelle di Milano, con 27.505 euro e al terzo posto le residenti a Lodi, con 27.281 euro. In fondo alla classifica nazionale, invece, si piazzano le famiglie della provincia di Vibo Valentia, con un debito di 8.742 euro, quelle dell’Ogliastra, con 8.435 euro e, all’ultimo posto, quelle di Enna, con 8.371 euro.

Per indebitamento medio delle famiglie consumatrici italiane, fa notare l’Ufficio studi della Cgia, si intende quello originato dall’accensione di mutui per l’acquisto di una abitazione, dai prestiti per l’acquisto di un auto/ moto e in generale di beni mobili, dal credito al consumo, dai finanziamenti per la ristrutturazione di beni immobili, etc. Dall’inizio della crisi (anno 2007) l’incremento del debito medio nazionale delle famiglie consumatrici è stato del 35,1%, anche se dopo il picco massimo toccato nel 2011 le esposizioni sono in calo. L’inflazione, invece, sempre tra il 2007 e il 2013 è aumentata del 13,4%.

«Con il riacutizzarsi della crisi – commenta Giuseppe Bortolussi, segretario della Cgia – dal 2011 le famiglie italiane hanno preferito indebitarsi sempre di meno, privilegiando il risparmio. Infatti, tra la fine del 2011 e lo stesso periodo del 2013, i depositi delle famiglie consumatrici sono aumentati a livello nazionale del 12%, con punte del 28% in Trentino Alto Adige e di oltre il 18% nelle Marche e in Emilia Romagna. In buona sostanza, l’esponenziale aumento delle tasse registrato in questi ultimi anni, gli effetti della crisi e la paura che la situazione generale peggiori ulteriormente hanno condizionato le scelte economiche delle famiglie. Meno acquisti, meno investimenti e più risparmi».

Come vanno interpretati, invece, i risultati emersi a livello territoriale? «Premesso che i territori più indebitati sono anche quelli dove i livelli di reddito sono i più elevati – prosegue Bortolussi – è evidente che tra queste realtà in difficoltà vi sono anche molti nuclei appartenenti alle fasce sociali più deboli. Tuttavia, le forti esposizioni  bancarie di questi territori, soprattutto a fronte di significativi investimenti avvenuti negli anni scorsi nel settore immobiliare, ci devono preoccupare solo fino ad un certo punto». Per la Cgia si sta facendo strada un fenomeno molto pericoloso: «la maggiore incidenza del debito sul reddito – conclude Bortolussi – si riscontra nelle famiglie economicamente più deboli: è evidente che con l’aumento della disoccupazione e la conseguente riduzione del reddito disponibile questa situazione rischia di peggiorare. Non dimentichiamo, inoltre, che in Italia esiste un ampio mercato del prestito informale che non transita per i canali ufficiali. Vista la forte contrazione degli impieghi bancari avvenuta in questi ultimi anni,  non è da escludere  che questo fenomeno sia in espansione, con il pericolo che la piaga dell’usura assuma dimensioni preoccupanti».


L’indebitamento delle famiglie italiane per provincia

Rank
(per maggior indebitamento medio 2013)

Province

Impieghi medi per famiglia (in €) – ANNO 2013

Var. % impieghi famiglie 2013/2007

1

Monza Brianza

27.544

+27,9

2

Milano

27.505

+42,4

3

Lodi

27.281

+41,8

4

Varese

25.914

+43,0

5

Prato

25.681

+34,9

6

Roma

25.380

+40,5

7

Como

25.267

+38,2

8

Bergamo

24.539

+40,3

9

Trento

24.264

+29,8

10

Treviso

23.846

+42,5

11

Siena

23.788

+41,3

12

Modena

23.785

+25,6

13

Pesaro e Urbino

23.622

+30,7

14

Brescia

23.611

+33,8

15

Padova

23.347

+28,1

16

Rimini

22.997

+31,3

17

Reggio Emilia

22.946

+20,9

18

Vicenza

22.774

+38,1

19

Firenze

22.436

+32,7

20

Ancona

22.265

+35,8

21

Pisa

22.188

+49,3

22

Bolzano

22.185

+23,5

23

Pavia

21.997

+42,1

24

Lecco

21.984

+34,0

25

Cremona

21.871

+33,9

26

Livorno

21.720

+52,5

27

Pistoia

21.554

+33,9

28

Bologna

21.530

+26,0

29

Verona

21.298

+36,2

30

Forlì-Cesena

21.048

+27,9

31

Mantova

20.812

+27,8

32

Ravenna

20.784

+27,1

33

Venezia

20.680

+31,5

34

Novara

20.534

+37,1

35

Lucca

20.442

+42,1

36

Pordenone

20.381

+36,9

37

Asti

20.163

+50,8

38

Parma

20.094

+27,0

39

Torino

19.466

+29,0

40

Pescara

19.403

+40,8

41

Gorizia

19.152

+21,5

42

Udine

18.572

+28,5

43

Bari

18.350

+52,3

44

Grosseto

18.290

+48,5

45

Piacenza

18.239

+20,2

46

Perugia

18.225

+30,1

47

Arezzo

18.136

+45,6

48

Macerata

18.017

+32,5

49

Genova

17.280

+34,9

50

Ascoli Piceno

17.278

+29,0

51

Verbano-Cusio-Ossola

17.234

+38,2

52

Ferrara

17.146

+33,4

53

Fermo

17.145

+26,7

54

Savona

17.087

+34,6

55

La Spezia

16.937

+38,3

56

Cagliari

16.737

+39,8

57

Cuneo

16.545

+34,3

58

Sondrio

16.511

+20,7

59

Trieste

16.441

+33,1

60

Alessandria

16.321

+30,4

61

Latina

16.277

+49,8

62

Belluno

16.259

+30,9

63

Siracusa

16.191

+32,0

64

Rovigo

16.128

+24,8

65

Terni

15.857

+33,6

66

Catania

15.803

+33,8

67

Viterbo

15.751

+39,2

68

Napoli

15.721

+34,3

69

Taranto

15.711

+39,2

70

Massa-Carrara

15.704

+32,5

71

Biella

15.627

+14,3

72

Vercelli

15.536

+26,5

73

Palermo

15.356

+34,7

74

Olbia-Tempio

14.936

+37,6

75

Teramo

14.749

+32,2

76

Rieti

14.729

+44,5

77

Sassari

14.722

+19,6

78

Imperia

14.568

+26,2

79

Barletta-Andria-Trani

14.564

+17,1

80

Ragusa

13.769

+30,9

81

L’Aquila

13.368

+27,7

82

Chieti

13.296

+32,8

83

Frosinone

13.076

+49,7

84

Foggia

12.909

+45,1

85

Salerno

12.875

+36,9

86

Trapani

12.875

+17,8

87

Brindisi

12.818

+42,4

88

Messina

12.503

+35,4

89

Aosta

12.454

+21,2

90

Lecce

11.799

+53,5

91

Catanzaro

11.647

+32,6

92

Carbonia-Iglesias

11.641

-7,1

93

Caserta

11.493

+43,0

94

Campobasso

11.455

+33,5

95

Caltanissetta

10.919

+23,2

96

Crotone

10.664

+23,2

97

Cosenza

10.400

+30,8

98

Medio Campidano

10.368

-22,7

99

Oristano

10.333

+18,1

100

Matera

10.202

+27,0

101

Nuoro

10.059

+28,7

102

Avellino

9.804

+41,1

103

Potenza

9.636

+30,0

104

Isernia

9.595

+40,0

105

Benevento

9.510

+40,4

106

Agrigento

9.376

+25,9

107

Reggio Calabria

8.925

+31,4

108

Vibo Valentia

8.742

+32,0

109

Ogliastra

8.435

+12,7

110

Enna

8.371

+20,1

ITALIA

19.251

+35,1

Elaborazione Ufficio Studi CGIA su dati Banca d’Italia e Istat

Nota: per le sette province non esistenti nel 2007 (Monza-Brianza, Fermo, Barletta-Andria Trani, Carbonia-Iglesias, Medio Campidano, Ogliastra, Olbia-Tempio) i dati sono stati stimati ripartendo gli impieghi sulla base della distribuzione della popolazione residente.

Indebitamento delle famiglie dal 2007 al 2013

Valori in milioni di euro – Dal 2011 si registra una lieve discesa

2007

2008

2009

2010

2011

2012

2013

Var. % 2013/2007

Indebitamento famiglie italiane (in mln di euro)

367.491

371.283

396.749

483.269

506.206

501.588

496.520

+35,1

Elaborazione Ufficio Studi CGIA su dati Banca d’Italia e Istat

Note: nel 2010 (giugno) sono avvenuti alcuni cambiamenti metodologici di contabilizzazione.

Mestre 14 agosto 2014