Nel periodo estivo e in concomitanza con le partenze per le ferie cresce il fenomeno dell’abusivismo nei settori dell’acconciatura ed estetica. Un fenomeno che si è aggravato nel periodo pandemico e che ha favorito l’inserimento nel mercato di figure che erogano prestazioni irregolari, sottraendo in tal modo clientela ai saloni.
Si aggiunge al quadro già critico il recente proliferare di piattaforme digitali che operano indisturbate, proponendo prestazioni a domicilio o addirittura in forma ambulante, senza curarsi dei limiti imposti dalle normative di settore e dai regolamenti comunali.
In estate il problema dell’abusivismo nei settori dell’acconciatura ed estetica è ancora più evidente, legato al fatto che, soprattutto nelle località di vacanza le persone si affidano al passaparola locale o ai siti online per ricercare estetisti e parrucchieri, non conoscendo i professionisti certificati che operano in loco. Spesso poi, per risparmiare o per esigenze dell’ultimo minuto, si affidano a chi presta servizio nella propria abitazione senza autorizzazioni o a domicilio, senza alcuna garanzia di rispetto delle norme igienico-sanitarie e dell’utilizzo di prodotti certificati oltre ad eludere il fisco.
«L’abusivismo nei settori dell’acconciatura ed estetica a livello nazionale raggiunge tassi del 27,6%, la più alta dei vari settori superando di gran lunga il tasso medio nazionale, che si ferma al 14,4%. – afferma la presidente della Federazione Benessere e del Gruppo di Mestiere Acconciatura di Confartigianato Imprese Veneto, Beatrice Daniele –. Da tempo, anche con le altre associazioni di categoria, stiamo promuovendo una campagna di sensibilizzazione sui nostri canali social e web per combattere il fenomeno, come l’ultima campagna partita a fine giugno in condivisione con Cna e con il patrocinio del ministero delle Imprese e del “Made in Italy”. C’è un’urgente necessità di sensibilizzare la popolazione sull’importanza di affidarsi esclusivamente a imprese regolari e professionisti qualificati, in grado di offrire servizi sicuri e di qualbità, nel pieno rispetto delle norme igienico sanitarie e di tutela della salute delle persone».
In Veneto operano 12.315 aziende, di cui 7.933 nel settore dell’Acconciatura e 4.382 nell’Estetica, occupando 23.739 addetti (16.003 addetti nell’Acconciatura e 7.736 nell’Estetica).
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