Commercialisti e ESG, un’analisi sulle imprese di Padova

Le imprese padovane che scelgono di adottare pratiche ESG (Environment, Social, Governance) lo fanno principalmente per innovare e migliorare la propria competitività. Tra le aree d’intervento prevale l’attenzione sulla E di ambiente (Environment).

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Una recente indagine condotta tra i commercialisti di Padova rivela che le imprese della provincia stanno abbracciando le pratiche ESG (Environmental, Social, and Governance) non solo per migliorare la loro competitività ma anche per contribuire attivamente ad un futuro più sostenibile. L’indagine rivela infatti che l’adozione di buone pratiche di sostenibilità è in crescita, con un particolare focus sulle iniziative ambientali.

Quali sono le richieste ai commercialisti di consulenza in ESG?

Il sondaggio, somministrato dall’Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti di Padova agli oltre 1700 iscritti, ha evidenziato che negli ultimi 24 mesi, il 33% del campione interpellato dei commercialisti padovani, ha registrato un aumento delle richieste di approfondimento sulle tematiche ESG da parte delle imprese clienti. Di queste richieste, il 34% ha portato a iniziative concrete di implementazione e sviluppo delle tematiche ESG nelle imprese.

Analizzando le classi di fatturato delle imprese che hanno attuato iniziative concrete in ambito ESG, emerge che il 35% sono nella fascia di 5-25 milioni di euro, il 34% entro i 5 milioni di euro, il 24,5% nella fascia tra i 25 – e i 50 milioni , il 19% tra i 50 e i 100 milioni e il 17% oltre i 100 milioni.

“L’indagine presenta una visione sintetica e utile dello stato attuale delle pratiche ESG tra le imprese del territorio – osserva Chiara Marchetto presidente dell’Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Padova – Siamo orgogliosi di vedere un crescente interesse verso le pratiche ESG tra le imprese del nostro territorio, tuttavia i dati suggeriscono che esiste ancora un ampio margine per sensibilizzare e supportare le imprese nell’adozione di pratiche sostenibili. In questo senso la nostra professione gioca un ruolo fondamentale nell’accompagnare queste aziende nel loro percorso verso la sostenibilità. Grazie alla conoscenza approfondita delle dinamiche economiche e societarie, siamo al loro fianco nel fornire il supporto e le competenze necessarie per sviluppare strategie ESG efficaci e integrate, che non solo rispettino le normative ma che possano anche aprire nuove opportunità di crescita e innovazione, verso un futuro più sostenibile e responsabile.”

Quali sono le nuove attività/iniziative delle imprese in chiave ESG?

Il 58,5% riguardano imprese che fanno parte di una filiera che richiede il rispetto dei parametri ESG; il 43,4% attivano pratiche ESG con l’obiettivo di sviluppare nuovi modelli di business; il 24,5% adotta le buone pratiche ESG per adempiere all’obbligo normativo, mentre il restante 18,9% implementa pratiche ESG per soddisfare le necessità di accesso al credito.

Quali sono i fattori ESG predominanti?

L’analisi mostra una chiara predominanza, per lo meno fino ad ora, di interventi da parte delle imprese nella sfera ambientale E (Environment). Secondo i commercialisti infatti, la maggior parte delle iniziative adottate dalle imprese, è risultata essere concentrata sul miglioramento delle pratiche ambientali. Questo aspetto da un lato riflette una attenzione più presente verso la sostenibilità ambientale, dall’altro evidenzia anche ampie opportunità e occasioni per affiancare alle tematiche ambientali le altre componenti S sociali e G di governance per raggiungere una visione integrata della sostenibilità all’interno dell’ impresa.

“Le imprese possono ampliare il proprio focus per garantire una sostenibilità completa e integrata – osserva Dario Lenarduzzi consigliere dell’Ordine patavino e di Proeticaandando oltre gli aspetti ambientali e valutando le buone pratiche ESG come un’opportunità per sviluppare nuovi modelli di business e migliorare la propria efficienza operativa.  Oltre all’aspetto ambientale in ambito sociale, è fondamentale implementare politiche di diversità e inclusione, promuovere il benessere e la salute dei dipendenti, coinvolgere attivamente la comunità locale e investire nello sviluppo del capitale umano. Per quanto riguarda la governance, le molte aziende potrebbero migliorare la trasparenza e la comunicazione sul tema degli assetti, creare consigli di amministrazione inclusivi, adottare codici etici rigorosi, integrare la gestione dei rischi ESG nella strategia aziendale e coinvolgere gli stakeholders nelle decisioni aziendali. Si tratta di azioni che contribuiscono a costruire una reputazione solida e a garantire una sostenibilità integrata e responsabile. Per promuovere la cultura dello sviluppo sostenibile e della responsabilità sociale, valorizzando le iniziative di eccellenza e favorendo il dibattito sulle pratiche avanzate di rendicontazione e governance responsabile, gli Ordini dei Commercialisti con Confindustria Veneto Est hanno dato vita a Proetica, l’associazione Proetica – l’Associazione tra gli Ordini dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili (ODCEC) di Padova, Rovigo, Treviso e Venezia e Confindustria Veneto Est.”