Biglietti aerei: scattano gli aumenti ecologici per tutti i voli in partenza da scali europei

Rincari fino a 72 euro a biglietto. Il problema della scarsa trasparenza del costo dei voli low cost rispetto alle offerte pubblicizzate: il prezzo reale finale rischia di crescere del 360%.

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Biglietti aerei

Per gli utenti europei scatta da oggi 26 giugno 2024 il sovrapprezzo ambientale per tutti i acquisti di biglietti aerei per voli in partenza da uno scalo europeo (oltre alla Norvegia, Gran Bretagna e Svizzera) a valere dal 1 gennaio 2025: si tratta di un aumento che potrebbe arrivare fino a 72 euro a tratta complice l’obbligo per tutti i vettori aerei in partenza dal territorio comunitario di utilizzare carburanti avio a ridotto impatto ambientale.

L’obbligo fa parte del castello ideologico del “Green Deal” che ogni giorno di più dimostra di mandare l’Europa contro il resto del mondo e renderlo sempre meno competitivo e concorrenziale. Il bello, meglio, il brutto della vicenda è che tale obbligo indurrà sempre di più i consumatori di voli aerei a lunga percorrenza a scegliere di spezzare il volo puntando ad uno scalo in uno dei paesi extraeuropei vicini al territorio europeo, come lo scalo di Istanbul in Turchia o di Tel Aviv in Israele, da dove proseguire il volo con una compagnia extraeuropea non soggetta al nuovo obolo ambientale.

Un provvedimento che avrà forti conseguenze sui bilanci delle compagnie aeree europee, vuoi per l’aumento dei costi operativi fino a 800 miliardi quando il provvedimento sarà a regime secondo una stima della stessa Commissione europea, esponendole a una concorrenza sleale con i vettori extracomunitari, oltre ad esporli a difficoltà nell’approvvigionamento del carburante avioecologico”, come il Saf o l’e-kerosene, la cui produzione è ancora limitata oltre che decisamente costosa, fino a 7 volte rispetto al kerosene di origine fossile.

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I biglietti aerei rischiano di rincarare non solo sotto la spinta delle norme ambientali: c’è anche la questione che sta diventando insopportabile delle voci degli extra costi applicati soprattutto dalle compagnie low cost rispetto alla tariffa base, che spesso è solo uno specchietto per le allodole, visto che secondo un’indagine condotta da Altroconsumo questa alla fine del processo di prenotazione da parte dell’utente lievita fino al 360% se si aggiunge un bagaglio, con costi variabili a seconda del suo posizionamento e dimensionamento, la scelta del posto a bordo o del vettovagliamento.

La scarsa trasparenza nella formazione del prezzo delle compagnie low cost penalizza i consumatori nella percezione dell’effettiva convenienza dell’offerta di ogni compagnia, oltre a rendere molto difficile il confronto tra i vari costi, dovendo il consumatore muoversi all’interno di una selva di diverse condizioni e specifiche.

Per i cittadini europei nei prossimi mesi sarà un vero e proprio caro biglietti aerei, con sempre meno persone che sceglieranno di volare per spostarsi.

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