Sono 51,7 milioni (5,1 milioni risiedono all’estero) gli italiani chiamati alle elezioni di sabato 8 e domenica 9 giugno quado si voterà per le europee, per le amministrative in 3.715 comuni e per le regionali in Piemonte.
I seggi saranno aperti dalle 15 alle 23 di sabato 8 giugno e dalle 7 alle 23 di domenica 9 giugno. Il silenzio elettorale scatta dalla mezzanotte di venerdì 7, lasciando così solo mezza giornata alla riflessione degli elettori senza i bombardamenti degli appelli elettorali di partiti e candidati. Novità della consultazione di questa primavera è che i cittadini “fuori sede” per motivi di studio o di lavoro potranno votare dal luogo in cui si trovano, senza rientrare nel comune di residenza, sempre che si sia provveduto a fare l’apposita domanda al comune di domicilio entro lo scorso 5 maggio.
Per l’appuntamento elettorale europeo, l’Italia eleggerà 76 membri sui 720 membri complessivi del Parlamento europeo. Il territorio nazionale è suddiviso in cinque grandi circoscrizioni elettorali che eleggono un numero di deputati in proporzione agli abitanti.
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La circoscrizione Nord-Occidentale, che comprende Valle d’Aosta, Liguria, Piemonte e Lombardia, è la più popolosa ed esprime 20 seggi. Della Nord-Orientale fanno parte Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Trentino Alto Adige e Veneto. Qui si eleggono 15 deputati. La circoscrizione Centrale è composta da Lazio, Marche, Toscana e Umbria ed elegge 15 rappresentanti. La Meridionale comprende Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise e Puglia esprime 18 seggi. Infine, la circoscrizione Isole, elegge 8 europarlamentari.
In base alla legge elettorale europea, tutti i Paesi devono usare un sistema proporzionale. In Italia c’è il voto di preferenza, che dà agli elettori la possibilità di indicare, nell’ambito della medesima lista, da una a tre preferenze, votando, nel caso di due o di tre preferenze, candidati di sesso diverso. La soglia di sbarramento alle elezioni è al 4% che taglierà dalla rappresentanza parlamentare europea molte forze politiche minori del panorama nazionale.
Sul fronte delle elezioni amministrative si vota in 3.715 comuni, dei quali 29 capoluoghi (Ascoli Piceno, Avellino, Bari, Bergamo, Biella, Cagliari, Cesena, Caltanissetta, Campobasso, Cremona, Ferrara, Firenze, Forlì, Lecce, Livorno, Modena, Pavia, Perugia, Pesaro, Pescara, Potenza, Prato, Reggio Emilia, Rovigo, Sassari, Urbino, Verbania, Vercelli e Vibo Valentia), 228 con più di 15.000 abitanti e 3.487 pari o inferiori a 15.000. L’eventuale turno di ballottaggio si svolgerà domenica 23 e lunedì 24 giugno riguarderà solo i comuni con più di 15.000 abitanti se nessun candidato avrà preso più del 50% dei voti al primo turno. Sono chiamati al voto oltre 17 milioni di italiani.
Infine, il voto interessa anche i 3,6 milioni di abitanti del Piemonte chiamati a rinnovare i 50 componenti del Consiglio regionale che saranno eletti con un sistema misto: proporzionale per 40 seggi, maggioritario per 10. La soglia di sbarramento è del 3% per i gruppi di liste non uniti in coalizione o la cui coalizione abbia ottenuto una cifra elettorale inferiore al 5% dei voti validi.
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