Per Jannik Sinner scatta l’agiografia politico sportiva

Per Meloni è un «orgoglio d'Italia», sorvolando sul cambio della residenza fiscale per evitare la falcidia sui 30 milioni guadagnati nel 2023.

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Jannik Sinner

La vittoria agli Australian Open di Melbourne di Jannik Sinner con la conquista del suo primo Slam ha fatto scattare la Sinner-mania tra gli italiani e non solo, sorvolando sul dettaglio che il giovane tennista altoatesino di Sesto Pusteria – così come tanti altri sportivi, italiani e non – da qualche anno non è più ufficialmente cittadino italiano, almeno a livello fiscale, avendo spostato la propria residenza nell’accogliente Montecarlo, dove la tassazione sui redditi delle persone è tutt’altra cosa rispetto all’Italia: semplicemente a livello zero.

Specialmente la politica è partita per la tangente dell’agiografia al campione italo-monegasco che il 1° febbraio sarà ricevuto in pompa magna al Quirinale dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, assieme ai suoi compagni di Davis. Per il premier Giorgia Meloni, «Jannik Sinner scrive una nuova pagina di storia che ci rende orgogliosi. Per la prima volta, l’Italia conquista lo Slam australiano. Un’impresa memorabile degna di un vero campione». Tantissimi i complimenti: dal presidente del Senato, Ignazio La Russa, al ministro degli Esteri e vicepremier Antonio Tajani, dal ministro per lo Sport e i giovani Andrea Abodi al presidente del Coni, Giovanni Malagò.

Tutti a lodare il giovane campione di origini altoatesine, ma fuggito fiscalmente all’estero per evitare di pagare dazio – e che dazio: oltre il 50%! – sul bottino guadagnato con premi e sponsorizzazioni nel corso del 2023.

Grazie al successo di Melbourne, Jannik Sinner ha intascato il primo premio del torneo: 3,15 milioni di dollari australiani, al cambio quasi due milioni di euro. Una pioggia di denaro cui occorre sommare quanto incassato dal tennista nel 2023, quando in totale Sinner ha guadagnato oltre 28 milioni di euro, combinando i premi in denaro ottenuti sul campo e gli introiti derivanti dagli sponsor.

Il marchio di abbigliamento sportivo Nike ha rinnovato il contratto con il tennista pusterese nel 2022 per una cifra di 150 milioni di euro per dieci anni. Altri partner pubblicitari di Sinner sono Rolex, Head, Lavazza, Fastweb, Parmigiano Reggiano, Alfa Romeo, Technogym, Pigna, Panini e Intesa Sanpaolo che contribuiscono tutti assieme per altri cinque milioni di euro ai ricavi del campione italo-monegasco.

Solo nel 2023, Sinner ha guadagnato – in premi in denaro per i suoi risultati sul campo8.298.379 dollari. Per restare ai successi dello scorso anno, la partecipazione alla finale di Torino del circuito Atp – poi persa contro Novak Djokovic – ha consentito a Sinner di incassare 2.600.500 dollari. Grazie alla vittoria nella Coppa Davis, poi, Sinner ha guadagnato 732.000 euro.

Sarebbe bello che, da vero campione, Sinner condividesse con il resto degli italiani che ora lo portano in gloria, oltre alle gioie delle vittorie sempre più pesanti, anche gli oneri, ad iniziare da quelli tributari, consentendo così ai tanti politici di lodarlo effettivamente come un autentico, concreto, tangibile orgoglio italiano (e non monegasco).

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