Ponte dell’Immacolata all’insegna del tutto esaurito

Secondo Assoturismo le presenze sono state 4,5 milioni. Successo delle destinazioni di montagna favorite dalla neve.

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Turismo invernale Ponte dell’Immacolata blocco dello sci

Il ponte dell’Immacolata ha aperto all’insegna del tutto esaurito la stagione invernale, con il 74% delle camere disponibili prenotato in anticipo, per un totale circa di 4,5 milioni di presenze nelle strutture ricettive ufficiali, il 4,3% in più rispetto al ponte dello scorso anno.

Secondo la stima di Cst per Assoturismo Confesercenti, si è evidenziato la saturazione dell’offerta ricettiva nazionale disponibile per il ponte dell’Immacolata, in particolare nel periodo 7-10 dicembre 2023. In base ai dati dell’offerta disponibile sui portali di prenotazione digitali il mercato appare decisamente positivo, anche se per alcune località italiane non sarà un fine settimana di piena occupazione delle strutture.

Le aspettative migliori sono per le località di montagna dove il tasso medio di occupazione delle strutture si attesta all’85%. Valori medi del 78% risultano, invece, per le strutture delle città/centri d’arte e delle località termali, con punte di oltre il 90% in alcune realtà. Al di sotto della media, invece, le prenotazioni registrate dalle strutture delle località costiere (64%), a differenza delle località dei laghi (74%) e delle aree rurali e di collina(71%) che raggiungono livelli di saturazione abbastanza soddisfacenti per il periodo.

Il tasso di saturazione più elevato dell’offerta sui canali digitali è stato rilevato per le strutture attive nelle regionidel NordEst (83%), seguito dalle regioni del NordOvest che mediamente raggiungono un’occupazione del 79%. Il valore medio scende al 71% nelle regioni del Centro, mentre nelle regioni del Sud e Isole la saturazione media si attesta al 62%. Tra le regioni, Valle d’Aosta, Trentino Alto Adige e Umbria sono in cima alle preferenze dei turisti.

«Un buon avvio per il turismo invernale, di buon auspicio per il proseguimento della stagione – commenta Vittorio Messina, presidente di Assoturismo Confesercenti -. Un risultato ancora più positivo se si considera che i viaggiatori del Ponte dell’Immacolata sono prevalentemente italiani, ed era proprio la domanda interna ad aver registrato una flessione nel corso dell’anno, a causa della riapertura delle destinazioni estere e del caro-vita, che ha ridotto le disponibilità delle famiglie. Ma al di là di questo ponte i mercati esteri hanno dato finora segnali incoraggianti: il numero di turisti internazionali arrivati nel nostro Paese tra gennaio e settembre di quest’anno è aumentato del 14,7% e i pernottamenti nelle strutture ricettive sono cresciuti del 10,2%»,

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