Formaggi Dop: solo il 10 dei ristoranti li valorizza

Afidop e Fipe insieme per stilare le prime linee guida nei menu.

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formaggi Dop italiani Campagna Amica

I formaggi Dop italiani sono presenti in 1 ristorante italiano su 4 (25,3%), ma solo un locale su 10 (10,2%) li valorizza riportandone la corretta denominazione nel menu. A rivelarlo è lo studioGriffeshield” per Afodop(Associazione dei Formaggi Italiani Dop e Igp) presentato al ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste.

Si tratta di un’occasione non sfruttata per un comparto che, con 4,68 miliardi di euro di valore alla produzione e 56 denominazioni, rappresenta il 59% del valore del cibo Dop, Igp e Sgt del Paese, che avrebbe la potenzialitàper crescere ulteriormente. Parte da questa considerazione la collaborazione tra Afidop e Fipe (Federazione Italiana Pubblici Esercizi) convinte della necessità di valorizzare meglio i formaggi Dop italiani nei menu di tutto il Paese. Le due Associazioni lavoreranno insieme per definire linee guida di corretta evidenziazione delle produzioni certificate, uno strumento a sostegno degli operatori che lavorano nella ristorazione.

Una corretta valorizzazione che costituisce non solo un obbligo di legge, spiega Afidop che ha presentato il suo nuovo logo, ma prima di tutto un mezzo di promozione dei territori, delle loro produzioni, oltreché delle sceltedi qualità degli operatori che le utilizzano nei loro piatti.

Che il comparto abbia enormi margini di crescita specie nel fuori casa viene confermato dal 58% dei consumatori che giudica importante la presenza del marchio sui propri acquisti alimentari e ancor più dal 40%che è disposto a spendere dal 5 al 10% in più per avere un prodotto certificato.

«La ristorazione è uno dei terminali più importanti della nostra filiera agroalimentare sulla quale – ha detto il presidente di Afidop, Antonio Auricchio: – occorre lavorare per fare breccia ed educare il consumatore».

Fipe stima che per il 2023 la spesa degli italiani nella ristorazione fuori casa sarà di 87 miliardi di euro. Tra i formaggi più serviti nei ristoranti, secondo lo studio “Griffeshield” per Afodop, ci sono Parmigiano ReggianoDop, Gorgonzola Dop, Grana Padano Dop, Mozzarella Di Bufala Campana Dop, con quasi il 90% delle presenze nei menu.

Lo studio ha valutato non solo la quantità, ma anche l’entità e le modalità con cui i formaggi Dop sono riportatinei menu e quindi denominazione del prodotto, presenza della dicitura Dop, del logo e indicazione della stagionatura, prendendo in considerazione nove formaggi italiani. Dalla ricerca emerge che alcuni prodotti sono presenti nei ristoranti, ma non sempre valorizzati nella giusta maniera. Se da una parte Taleggio, Fontina, Montasio e Gorgonzola sono citati sempre o quasi sempre correttamente nei menu, non è così per Parmigiano Reggiano, Grana Padano, Quartirolo Lombardo, Mozzarella di Bufala Campana e Provolone Valpadana, tutti prodotti che registrano invece le percentuali minori.

L’acronimo Dop è riportato da 1 ristorante su 10 e solo in specifici casi: la più valorizzata nelle carte dei formaggi dei ristoranti è la Mozzarella di Bufala Campana Dop (46,5%), davanti a Gorgonzola (18%), Grana Padano (13,2%) e Parmigiano Reggiano (11,3%), con Fontina e Taleggio al 3,5% e le altre denominazioni al di sotto di questa quota. In pochissimi menu si fa invece riferimento alla valorizzazione di altri aspetti qualitativi, come la stagionatura dei prodotti. Nell’82,7% dei casi è invece riportata per il Parmigiano Reggiano per il quale l’informazione è percepita come distintiva.

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