Aria di rimpasto sul governo Meloni ad un anno dalla nascita

Crescono le spinte per cambiare alcune pedine rivelatesi non adeguate o sotto indagine penale. Aumenta il rischio di sgambetti da ora alle elezioni europee del giugno 2024.

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Aria di rimpasto

Sul governo Meloni, ad un anno dalla nascita, tira aria di rimpasto, un venticello sospinto in particolare dagli alleati di governo di Giorgia Meloni che non hanno ancora digerito il forte successo di Fratelli d’Italia alle elezioni del settembre 2022, con conseguente forte ridimensionamento della Lega Salvini, che si è salvata solo grazie alla ripartizione a tavolino dei seggi uninominali, decisamente molto più elevata rispetto al risultato elettorale nelle urne.

Proprio l’avvicinarsi della scadenza elettorale delle Europee del giugno 2024 fa aumentare la brezza dell’aria di rimpasto sul governo Meloni, vuoi per cambiare alcune pedine rivelatesi inadeguate, come il ministro all’Ambiente e sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin, o quello all’Industria, Adolfo Urso, o finiti sotto inchiesta penale per fallimento delle proprie aziende come il ministro al Turismo, Daniela Garnero Santanché. Per non dire di quei ministriche chiacchierano troppo ma che fanno poco, come il titolare dei lavori pubblici, Matteo Salvini.

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Giorgia Meloni deve iniziare a guardarsi le spalle non tanto dai nemici dichiarati, ma dei suoi presunti amici e alleati, che non disdegnerebbero di azzopparne la corsa al momento vincente, che potrebbe rispondere anche con una mossa del cavallo, specie se l’appuntamento delle Europee dovesse confermare i rapporti di forza scaturite dalle Politiche italiane. Meloni potrebbe preferire sparigliare chiedendo al presidente della Repubblica Sergio Mattarella di sciogliere anticipatamente le camere, potendo contare sul fatto che con gli attuali numeri non si può prescindere da Fratelli d’Italia nel creare una nuova maggioranza, andare a elezioni anticipate senza più regalare nulla agli alleati e raccogliere dalle urne quell’ampio consenso che le consenta una navigazione sicura per tutta la legislatura. Con buona pace degli aspiranti filibustieri.

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