Paniere salva-spesa, c’è l’accordo con l’industria

Al via da ottobre su base volontaria. Ma il Portogallo fa anche meglio, azzerando l’Iva su 46 alimentari base.

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Paniere salva-spesa

Dopo mesi di trattativa, c’è il consenso anche del mondo produttivo al patto sul trimestre anti-inflazione per offrire a prezzi calmierati o ribassati, dal primo ottobre al 31 dicembre 2023, un paniere salva-spesa su una serie di prodotti del carrello della spesa.

L’accordo, tenuto a battesimo dal ministro alle imprese e Made in Italy, Adolfo Urso, «sarà un paniere salva-spesa tricolore davvero tale, tutti insieme, uniti e in campo e darà il colpo definitivo contro l’inflazione».

All’accordo partecipano le associazioni Unione Italiana Food, Centromarca, Federalimentare e Ibc che hanno presentato una lettera di intenti, accolta dal ministro. La lettera le impegna, tra l’altro, a chiedere alle proprie associate di «valutare, nel rispetto della libera concorrenza e della strategia di ciascuna impresa e su base volontaria, di sviluppare iniziative di politica commerciale tese a contrastare l’inflazione» sui prodotti individuati. Anche le associazioni dell’artigianato (Confartigianato, Cna e Casartigiani) hanno ribadito il loro impegno contro il caro-prezzi in una lettera al ministro.

Tutt’altra lettera è stata inviata dalle associazioni dei consumatori che partecipano alla commissione di allerta rapida sui prezzi al sottosegretario Massimo Bitonci per chiedere una riunione urgente del Consiglio nazionaledei consumatori e degli utenti. Le associazioni lamentano di non essere state coinvolte sul patto, chiedono che il suo andamento sia monitorato da osservatori territoriali e che siano adottate misure strutturali sul caro-vita.

Ci sono poco più di 20 giorni per definire le iniziative promozionali, che possono essere adottate in modalità flessibile dalle imprese, ed entro il 23 settembre le associazioni dovranno comunicare le aziende aderenti al Mimit. Saranno riconoscibili dal bollino tricolore con la scrittaTrimestre anti-inflazioneesposto in vetrina.

In Portogallo si riesce a fare anche meglio, per di più con la certezza dello sconto generalizzato per tutti i negozi, perché il governo ha azzerato l’Iva su 46 prodotti alimentari di base, provvedimento già in vigore da alcuni mesi che sarà prorogato fino a fine anno. Da aprile scorso, data di entrata in vigore del provvedimento,fino ad agosto scorso secondo l’associazione di consumatori Deco, i prezzi dei prodotti di base inclusi nel paniere salva-spesa sono scesi del 7,94%.

Tornando sul fronte italiano, il governo Meloni vorrebbe intervenire anche sul fronte del prezzo dei carburanti, sui quali pesa tantissimo la voracità del fisco italiano, perché a livello di costo industriale il prezzo italiano è inferiore a quello medio europeo. Di qui la proposta di erogare un bonus di 150 euro a favore dei percettori di bassi redditi, quando sarebbe meglio e più semplice applicare subito ed indistintamente uno sconto alla pompadefinitivo di almeno 10 centesimi al litro su tutti i carburanti.

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