Inquinato da fogne un terzo delle coste italiane

Estate all’insegna dei colibatteri in mare e nei laghi. Indagine di Goletta Verde di Legambiente: ogni 78 chilometri c'è un tratto fuorilegge che costa all’Italia milioni di multe dall’Ue.

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Inquinato da fogne
Uno scarico fognario non depurato a mare che costella ancora troppe coste italiane.

Estate 2023 all’insegna del bagno in mare o nei laghi inquinati: il 32% delle coste dei mari e dei laghi italiani è inquinato da fogne e da coli fecali che ne compromettono la balneabilità. In pratica, ogni 78 chilometri della costa marina del Belpaese c’è un tratto sporcato da scarichi fognari.

Il bilancio 2023 di Goletta Verde e Goletta dei Laghi, le iniziative di Legambiente che durante l’estate monitorano lo stato delle acque è disarmante. Le due imbarcazioni, sostenute da oltre 200 volontari locali, hanno percorso la costa mediterranea da Genova a Trieste e quelle di 40 laghi. In centinaia di località hanno fatto prelievi delle acque e li hanno fatti analizzare, per rilevare la presenza di Enterococchi intestinali ed Escherichia coli. I tipici batteri fecali che finiscono in mare dalle fogne, quando i depuratori non funzionano, o non ci sono del tutto. Cosa che in Italia succede ancora per il 44% degli scarichi fognari.

Fra mare e laghi, sono stati presi campioni in 387 punti. Quelli fuorilegge sono risultati 124, il 32%. In mare, la Goletta Verde ha fatto prelievi di acque in 262 punti, il 49% alle foci e il 51% a mare. Il 36% dei punti sulla costa marina è risultato oltre i limiti di legge: il 30% è stato giudicatofortemente inquinato” da fogne, mentre il 6% ha ricevuto un giudizio di “Inquinato“. In media, ogni 78 chilometri è stato scoperto un tratto fuorileggeinquinato da fogne.

Sui 40 laghi sono stati fatti prelievi in 125 punti: il 48% alla foce di corsi d’acqua, il 52% al largo. Il 23% dei campioni è risultato oltre i limiti di legge, 29 su 125. Solo nel 15% dei punti visitati dai volontari di Goletta Verde è stato visto il cartello informativo sulla qualità delle acque, obbligatorio per legge da molti anni. Nel 73% delle foci analizzate non era presente cartello che indicasse la criticità del punto ed il conseguente divietodi balneazione.

«La maladepurazione – ha dichiarato Stefano Ciafani, presidente di Legambiente – resta un’emergenza cronicaitaliana. Oltre a minacciare mare, laghi e biodiversità, costerà centinaia di milioni di euro nei prossimi anni, a causa del pagamento di multe che l’Europa non condonerà».

Legambiente, in occasione della presentazione dei dati delle Golette, ha richiesto al governo di nominare subito un nuovo commissario alla depurazione, per realizzare gli impianti mancanti ed evitare le multe europee e accelerare il passo sulle nuove aree protette, per arrivare all’obiettivo del 30% di territorio tutelato al 2030.

Oltre che problema ambientale, la mancata depurazione degli scarichi fognari costituisce anche un problema di carattere turistico, perché impedisce l’utilizzo del tratto di costa, oltre ad essere un pessimo biglietto da visita, in quanto il pennacchio di acqua marroncina con il caratteristico odore e spesso pennacchio di schiume è quanto di peggio ci possa essere per la promozione di un territorio.

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